Lo sviluppo del territorio e il Marketing Digitale sono le facce della stessa medaglia, quella del settore turistico. Ma qual è lo stato dell’arte di questa importantissima risorsa, in Italia? Ce ne parla Alessio Carciofi, che supporta le strutture turistiche nello sviluppo di una strategia che comunichi agli utenti le leve del territorio nel quale vivono, in modo innovativo.
Presentati ai nostri utenti: chi è Alessio Carciofi?
Piacere, Alessio. La mia figura si occupa di creare una connessione tra valori culturali e spirituali e l’obiettivo finale di un’azienda all’interno di un paradigma strategico. Mi occupo di pianificare strategie e fornire consulenze alle realtà con le quali collaboro.
Lo stato attuale del settore del turismo italiano, qual è? Scattami una foto.
Per usare una metafora potremmo dire che il settore assume le sembianze di una foto scattata da ognuno di noi, da un punto di vista diverso, alla quale ognuno mette il filtro che preferisce, dato a seconda dell’approccio che ognuno ha al settore turistico.
Ad oggi, il settore possiede una foto di base, non abbiamo ancora compreso quali sono le potenzialità del turismo, ma perché non abbiamo ancora compreso il paradigma.
Per esempio, il Ministero de Turismo è inglobato nel Ministero della Cultura e ciò implica una mancanza di policy e strategie a livello nazionale.
Siamo giunti al punto in cui va crescendo notevolmente l’approccio bottom-up al settore digitale, ma dall’altra parte il settore turistico e i relativi stakeholder, un flusso che irrigidisce molto le procedure in Italia.
All’estero invece riescono a comunicare e valorizzare molto di più nonostante abbiano meno risorse di noi.
Il digital marketing applicato al turismo: a che punto è?
Sta crescendo moltissimo negli ultimi anni.
Quando ho cominciato a lavorare, nel 2009, e facevo i corsi, erano pochissime le persone che non si potevano permettere, a livello più culturale che economico, di fare un corso. Oggi invece la pratica di partecipare a corsi di formazione si sta ampiamente diffondendo, ciò significa che anche le piccole realtà si stanno aprendo a questo fenomeno. Anche se aprirsi al fenomeno non implica necessariamente che si possieda pure una consapevolezza di fondo, mancano infatti professionalità e competenza, intese in senso stretto, nella gestione di tali attività.
Potremmo dire in sintesi che stanno prendendo piede una consapevolezza ed una presa di coscienza strategica, ma si sta pagando lo scotto della mancanza di conoscenza di questi nuovi mezzi.
Una struttura ricettiva che oggi voglia accrescere il proprio business grazie agli strumenti offerti dal mondo digitale, cosa deve fare?
Innanzitutto si deve formare.
È necessario comprendere le nozioni per costruire una strategia e padroneggiare gli strumenti messi a disposizione. Per fare ciò ha bisogno di appoggiarsi alle realtà che possano offrire loro supporto e possano individuare la loro strada. Gradualmente dovranno abbracciare queste dinamiche e portarle all’interno dell’azienda, al fine di continuare a lavorare in modo autonomo, ma continuando ad appoggiarsi a figure che hanno le conoscenze per tracciarne il percorso.
Ci indichi qualche case study?
Il progetto che abbiamo portato a compimento di recente: MyMontefalco2015 con l’azienda Arnaldo Caprai, il consorzio del Sagrantino e il comune di Montefalco.
La sfida era fare in modo che all’interno di un contesto di piccole dimensioni come Montefalco, venisse creata una strategia di comunicazione turistica incentrata sui valori culturali. Questo ha permesso di creare una collaborazione con i Musei Vaticani al fine di riportare a Montefalco un quadro di Benozzo Gozzoli, precedentemente donato al Papa.
Destination Accademy, cos’è?
Un progetto che nasce da una volontà condivisa: la mia e quella di Time2Marketing, di Nicola Grassetto.
L’idea nasce dalla consapevolezza di aiutare le destinazioni a crescere. Per crescita intendo, da un lato, il fatto di non gravare sul portafoglio delle aziende turistiche e di tutti gli stakeholder, dall’altro la fornitura di un know how che le aiuti ad investire sul loro futuro.
Un piano che potrebbe portare ad ottenere ricadute importantissime sul territorio. Lo scopo è formare le persone, affinché possano comunicare il territorio in modi innovativi.
Destination Academy si prefigge l’obiettivo di girare in tutta Italia e organizzare corsi di formazioni sul turismo, mettendo sotto un unico cappello tutti i progetti di formazione.
Partiremo da Bibione e percorreremo tutto lo stivale attraverso un format suddiviso in 3 step: webinar gratuiti, formazione in aula, e la raccolta del materiale che l’utente potrà sfruttare attraverso il sito.
Sul sito di Destination Academy troverete tutte le indicazioni!