Negli ultimi anni si sente sempre più spesso parlare di Marketing Emozionale, concetto teorizzato da Bernd H. Schmitt, che lo descrive come una serie di azioni volte a coinvolgere il cliente in un’esperienza memorabile, superando le sue aspettative e anticipando i suoi desideri inconsci, soddisfacendoli prima ancora che il cliente si sia reso conto di averli. Il marketing emozionale ed esperienziale, quindi, è un qualcosa che deve toccare in profondità il proprio pubblico, con l’obiettivo di creare un legame forte tra il cliente e l’azienda. Questa disciplina trova una delle sue massime espressioni nel mondo sportivo, un mondo mosso da persone che, attraverso lo sport, desiderano vivere un’esperienza ricca di partecipazione e di emozioni. Un esempio tra tutti è il marketing messo in atto da Nike, azienda produttrice di scarpe, abbigliamento e accessori sportivi, famosissima oltre che per i suoi prodotti, anche per le sue campagne pubblicitarie che riescono sempre a colpire il cuore del grande pubblico. Ma cosa rende gli spot della Nike così fantastici? Ecco cinque punti che possono aiutarci a capirlo meglio:
- Raccontano una storia. Nike non si limita a mostrare il suo prodotto, malo inserisce all’interno di una storia che trasmette i valori e il messaggio del brand: “Se hai un corpo, sei un atleta”, diceva Bill Bowerman, co-founder di Nike.
- Hanno i giusti testimonial. Gli spot di Nike hanno sempre dei testimonial che rappresentano l’archetipo dell’atleta che lotta e si impegna per la vittoria e che emoziona il suo pubblico, a partire da Michael Jordan nel 1985. Interessante, inoltre, notare come Nike non si leghi alle squadre o agli sport, ma agli atleti, riuscendo così a coinvolgere a 360° il pubblico sportivo.
- Il marchio non è invadente. Nike non mette mai in primo piano il suo marchio, mette in primo piano l’atleta che utilizza un suo prodotto. Proprio recentemente ho visto al cinema una pubblicità della Nike per abbigliamento da Yoga: il logo non si vede mai, se non alla fine della pubblicità. Nike non si sostituisce allo sport, lo sport rimane sempre al centro dell’attenzione, Nike semplicemente, si affianca ad esso.
- Utilizzano colori caratteristici. Se guardate gli spot Nike con attenzione, noterete delle affinità cromatiche a seconda della tipologia di spot. Ad esempio, gli spot sul calcio sono spesso ripresi in un ambiente scuro, illuminato dalle luci dei riflettori. Gli spot riguardanti l’abbigliamento atletico, invece, hanno sempre colori molto chiari ed accesi. Ad esempio, nello spot dello Yoga di cui parlavo al punto precedente, lo spettatore attento percepisce subito cosa si sta pubblicizzando e alla fine, quando compare il logo della Nike, si sente ancora più fidelizzato ad esso perché è in linea con quello che si aspetta dal brand.
- Emozionano il pubblico. Questo ultimo punto è probabilmente la vera scelta vincente del brand, un brand che riesce a coinvolgere il pubblico con storie di conquiste e di vittorie, storie che alternano testimonial famosi e persone normale e che riescono a colpire al cuore tutti gli sportivi del mondo.
- Un suggerimento. Il sesto punto non è una lezione, ma un suggerimento. Il 19 Giugno a Venezia si terrà il Marketers Day 2015, evento proprio sull’emotional sports marketing, tra i vari ospiti ci sarà anche Nike. Quale occasione migliore per approfondire questo tema? Tutte le info relative all’evento su Eventbrite.
https://youtu.be/y0OfhuyqJPU