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Duolingo: let’s translate the world

Oggi voglio condividere con voi un bellissimo progetto del quale sono venuta a conoscenza grazie ad un tweet di niente popò di meno che (rullo di tamburi)…Ashton Kutcher! Ebbene, lo ammetto, non sono una sua follower esattamente perchè è un appassionato di web ma…che perla che ha condiviso! Ora lo apprezzo anche di più, lol!

Va bene, arriviamo alla perla! Si tratta del progetto Duolingo, in realtà non è nulla di nuovo, se ne parla già da un po’ a quanto pare ma tra pochi giorni sta per essere messa finalmente online la prima versione beta (cross fingers) accessibile solo su invito.

Il padre del progetto è Luis von Ahn, giovane professore del dipartimento di Computer Science alla Carnegie Mellon University (Pittsburgh, Pennsylvania); già una piccola super star del web per essere stato uno dei pionieri del crowdsourcing e per essere il fondatore di reCAPTCHA (acquisita da Google nel 2009).

Il principio sul quale si basa il progetto Duolingo è lo stesso che è alla base delle famosissime e fastidiosissime CAPTCHAs lanciate dall’amico Luis nel 2007, avete capito a cosa mi riferisco? Quei piccoli test generati dai computer che noi utenti siamo quotidianamente chiamati a superare ogni qualvolta vogliamo sottoscrivere un servizio o creare un account qualsiasi. Il sistema in pratica decreta se siamo umani, robot, spam bot (programmmi capaci di registrarsi automaticamente a forum, blog, ecc.) o qualche strana specie animale evoluta che vuole conquistare il mondo ed ucciderci tutti…tipo i cimici secondo me.

Ecco, risolvendo le svariate CAPTCHAs voi non lo sapete (o forse sì) ma contribuite a digitalizzare alcune parole che i “non-umani” non sono ancora in grado di riconoscere e comprendere. E’ esattamente questo la human-based computation, là dove non arriva la macchina, interviene il brainpower! Ed è così che, decifrando i caratteri che ci appaiono in una delle tante CAPTCHA che ci troviamo di fronte ogni giorno, aiutiamo a digitalizzare testi che con ogni probabilità poi finiranno su Google Books (ad esempio). Da quando lo so, sono più felice di risolvere quelle odiose CAPTCHAs!

Duolingo aspira a tradurre l’incredibile mole di informazioni presente nel web nei principali idiomi parlati nel mondo allo scopo di contribuire a migliorare l’accessibilità delle informazioni. Dato che gli attuali strumenti di traduzione automatica fanno veramente pena e sono ad alto rischio figura-di-merda.

Questo progetto parte dallo stesso presupposto che ha ispirato le CAPTCHAs: il web è un’inesauribile fonte di conoscenza. Perchè non far tradurre il web agli stessi utenti?! Eh, certo! Perchè no?! Intanto noi ci impariamo pure una lingua…e gratis!

Secondo Luis, “i risultati sono simili a quelli che si possono ottenere con il lavoro di un traduttore professionista”. E sempre secondo le stime di Luis, 100.000 iscritti basterebbero per tradurre tutta la versione inglese di Wikipedia in spagnolo in cinque settimane! Se gli iscritti fossero circa un milione, la stessa operazione potrebbe essere svolta in circa ottanta ore.
La prima versione beta di Duolingo sarà disponibile inizialmente in sole tre lingue: inglese, spagnolo e tedesco. I contenuti da tradurre verranno prelevati da siti famosi come ad esempio Wikipedia.

Mi aspetto, dunque, che ora andiate tutti su Duolingo e richiediate il vostro invito! Se non vi ho convinto, guardatevi direttamente Luis, che è pure davvero simpatico!

 
 
 
 

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