HomeBlogStrategie di MarketingDall’e-commerce B2B allo sbarco in Cina: il caso Marsèll

Dall’e-commerce B2B allo sbarco in Cina: il caso Marsèll

Purtroppo non ci sono più i convegni, perché se ci fossero sicuramente si starebbe parlando delle ormai rarissime casistiche di “PMI di eccellenza”, ed ora che noi pensiamo di averne trovata una, è veramente il caso di fare un’eccezione dallo stile “non si parla dei clienti” che Marketing Arena normalmente adotta.

Marsèll è una PMI veneta, una di quelle che stanno bene nei romanzi d’impresa: Fiesso D’artico, saper fare estremo e cultura di prodotto, proprietà familiare giovane e grintosa. Estetica e tecnica fuse in un prodotto ed in uno stile di comunicazione originale e autentico, sembrano parole che stanno ovunque, ma è fuor di dubbio che Marsèll sia davvero originale e autentico.

Il mercato che questi brand si sono trovati ad incrociare è un complicatissimo, sopra la polvere c’è Farfetch, il marketplace dell’alto di gamma per eccellenza. Appena scavi un po’ però ti scontri con un ecosistema di acquisto del prodotto fatto di produttori, meta-intermermediari e marketplace da far girare la testa, con o senza Farfetch. Cose tipo Ssense, Julian Fashion, Antonioli etc..

Andando ancora più a fondo si scopre che Ni Ni è una delle influencer che più sposta nel mercato cinese. Ed il bello è che Ni Ni veste Marsèll senza che qualcuno glielo abbia chiesto. Come lei tanti, vip e meno vip che non stiamo qui ad elencarvi.

Quello che più colpisce di questo progetto è come un PMI che sta sotto i 15 milioni di fatturato (di poco) sia riuscita in poco tempo, durante il COVID-19, a ripensare il proprio business salvando una delle più importanti leve per i brand moderni: la presentazione delle collezioni ai buyer.

Marsèll ha sviluppato in tempo record un ecommerce B2B, ha virato dal mercato USA a nuovi mercati asiatici coordinando comunicazione, forza commerciale e digitale. Tanto da aver stupito le piattaforme, non è un mistero che la perdita per le stesse è importante, con un contenimento dei danni piuttosto invidiabile.

Ciò che colpisce di Marsèll è l’essere di fronte a un brand culturale a tutto tondo, una realtà che si sporca le mani di prodotto ma non vuole sporcarsele di un venire a patti col mercato troppo dozzinale. Non saranno le sneakers nei prossimi mesi a trainare questo brand, ma una cultura di prodotto ossessiva ed una garanzia di qualità forte e sempre confermata. Poco importa che ci sia tanta artigianalità anche nel marketing e nella comunicazione (non ditelo a nessuno, ma l’intero catalogo B2B è costato meno di 10 mila euro ed ha stupefatto i buyer. Ndr questo sito non è un progetto di Marketing Arena, ne siamo semplicemente ammirati).

Uno dei punti di forza di Marsèll è la relazione con la community, siamo di fronte a “lovers” che sposano una filosofia che il prodotto rappresenta, ancora prima del prodotto stesso. Ed il brand premia con la propria comunicazione questa community, condividendo la stessa cultura, ma anche “clubbing” attraverso sito e newsletter, perché diciamocelo è solo la dimensione di personalizzazione e fedeltà ed esclusività che terrà in piedi gli ecommerce di brand.

Siamo dei fronte ad un brand codice sorgente (se ne è parlato qui e qui) che deve senza dubbio trovare la propria posizione nel mercato del 2025 ma che rende in qualche modo orgogliosi di partecipare ad una sfida che è anche un progetto di marketing concreto.

Chi sbaglia a pianificare pianifica di sbagliare dicono, Marsèll le idee chiare le ha, e Marketing Arena ha voglia di credere in questo progetto e di sostenerne il marketing.

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

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