L’idea che mi sono fatto guardando Amazon Kindle è quella che Amazon abbia deciso di giocare l’asso. Kindle è un device che permette di leggere libri, giornali e blog con qualità e usabilità paragonabili ad un supporto cartaceo, senza fili e con una durata della batteria di svariate settimane, stupefacente no?
Provando ad approfondire l’argomento si scopre che kindle non necessita di un computer perchè funziona con la rete 3G (quella dei cellulari per intenderci) e gli 80.000 titoli acquistabili direttamente dal device sono in formato proprietario Amazon, il costo di kindle (attualmente sold out) è di 399 dollari. Il modello ricorda molto quello di apple, anche se lo sforzo di penetrazione è ancora tutto da fare: l’idea del “metto in mano a tutti un device per poi vender loro la musica” è ben adattabile al mondo dei libri, anche se esiste forse una resistenza di fondo che, nei libri più che in ogni altro oggetto, è anche sentimentale. Non bastano inoltre una buona batteria e la connettività illimitata a diffondere l’innovazione che, come sostiene blogsettantasette, andava forse offerta ad un prezzo amico visto che Amazon punta ad un guadagno di long tail tipicamente editoriale. Di certo Bezos non è l’ultimo arrivato ed avrà ben fatto i suoi calcoli in termini di sostenibilità, restiamo però perplessi sul mancato slancio dato all’iniziativa, l’esperienza ci insegna che il fattore più critico quando si lancia un prodotto di questo tipo (in sè inutile ma legato ad un servizio) è la rapida diffusione, quindi massima apertura dei rubinetti (oppure chiusura quasi totale con dinamiche di passion of pre view tipicamente virali come gli inviti gmail).
La sensazione è quella del “mi piacerebbe provarlo ma non sono del tutto convinto”, voi che ne dite?
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