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7 consigli per non procrastinare attività e progetti

Un problema molto diffuso è quello di posticipare fino all’ultimo momento disponibile le attività che si è scelto di fare o che ci sono state richieste. Come modificare questa tendenza visto che solitamente spesso è fonte di problemi?

Intanto nel capire che questa modalità è come un serpente che si morde la coda perché si rischia di di dedicare meno tempo al riposo, attività fisica e alla vita sociale e di conseguenza a essere meno reattivi e performanti!

Ho trovato qualche utile riferimento su Business Insider.

Partiamo con la consapevolezza che è nella natura umana cercare di evitare il duro lavoro, non è una sorpresa che molte persone trovano di “meglio da fare” che affrontare un compito impegnativo,
Ma non basta avere questa informazione per risolvere i problema. Servono azioni e nuove abitudini!

Qui sotto qualche spunto che per altri ha funzionato. Non è detto che funziono anche per te, abbiamo caratteristiche diverse e la nostra bravura sta nello sperimentare e man mano migliorare le azioni per migliorare l’efficacia del risultato.

#1: raggiungi piccoli successi attraverso piccole azioni a inizio giornata

Ad esempio:

  • Fare “quella telefonata” che tendi ad evitare
  • “Disbrigare” le pile di documenti che sono sulla scrivania
  • Scrivere il piano (cioè cominciare a suddividere in macro-azioni) di un progetto che hai in mente da tanto tempo ma che non sai come affrontare

… o qualsiasi cosa che si può concludere in breve tempo. Completare in 5/10 minuti piccoli task permette di ottenere un istantaneo senso di soddisfazione utile a creare nuova energia per le azioni successive. hai presente quando capita? Io questo in particolare lo adotto il lunedì mattina, tante piccole azioni facili sapendo che quelle più creative e complesse non lo svolgerei al meglio.

#2: comincia ad aprire “quel file”

Una volta che il file di quel progetto che proprio non hai voglia di affrontare è già aperto inevitabilmente viene visto più volte e si comincia a lavorare in qualcuna delle sue sezioni, non con lo scopo di terminarlo, ma di aggiungerne qualche tassello. Di questo consiglio non si può abusare, avere aperti tanti file rischia di portare alla dispersione e alla distrazione, ma con le giuste dosi funziona!

#3: Scrivi una “to do list” giornaliera

Se non hai ancora questa abitudine è meglio che cominci a crearla tra le brevi azioni da fare a inizio giornata. Da fare assolutamente per iscritto, meglio se con carta e penna.
La scrittura a mano favorisce la focalizzazione.
Non deve essere dettagliata ma deve essere composta di azioni e non dei risultati finali che si vogliono ottenere, soprattutto se complessi e hanno bisogno di più passi. Mentre la prepari evidenzia quali sono le priorità e le azioni che fanno da collo di bottiglia alle altre e che quindi è necessario fare prima.

#4: Usa i tuoi picchi di energia saggiamente

Rendi di più la mattina o il pomeriggio? Ogni individuo ha fasi di maggiore efficacia diverse. L’ideale è tenerne conto e fare in modo di sfruttarle al meglio decidendo di svolgere le attività che hanno bisogno di maggiore concentrazione.

#5: Una volta definito un progetto inizialo!

Un progetto ha bisogno di un piano di azione e di scadenze chiare.
Facendo in questo modo lo si suddivide in micro azioni per fare in modo di sapere sempre quale sia la successiva. In questo modo troverai soddisfazioni che ti daranno energie per proseguire.

#6: Definisci delle gratificazioni

Qualche progetto è veramente motivante e solo il concluderlo ci rende adrenalinici. Altri meno per cui può essere utile definire con quale gratificazione ci compenseremo una volta portato a termine. Questo approccio può essere molto utile quando si lavora in gruppo!

#7: Termina la giornata lavorativa durante la realizzazione di un compito

Non sempre cercare di terminare a tutti a costi un progetto o un compito entro fine giornata può essere utile.
La voglia di terminare ci può rendere imprecisi o frettolosi. Se temi di dimenticare qualcuno dei passi successivi evidenziali per iscritto. Riprendere in mano un compito dopo la pausa di una notte o semplicemente dopo la pausa pranzo o la pausa caffè permette di vederlo sotto diversi punti di vista, di trovare gli eventuali errori o imprecisioni o di avere nuove intuizioni.

Hai consigli da condividere o hai esempi riguardo quelli del post?

 
 
 
 

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