Il 6 Febbraio è stato lanciato Volunia, nuovo motore di Social Search tutto italiano. Elaborato da Massimo Marchiori, inventore dell’algoritmo Hyper Search e da un team di informatici, ingegneri e investitori, introduce due novità
- Permette di scomporre le pagine web attraverso una mappa grafica “a volo d’angelo”, per dare all’utente una visione d’insieme del sito, fornendo informazioni necessarie per decidere se atterrarci o meno. Consente inoltre di catturare i contenuti specifici delle singole pagine: documenti, immagini e altri file multimediali.
- Combina il web 1.0, informazioni e pagine statiche, con il web 2.0, un universo vivo e in evoluzione perché fatto di persone. All’ interno di ogni pagina web l’utente di Volunia può interagire con le persone presenti in quel momento attraverso una chat, il passo successivo è chiedere l’amicizia per condividere informazioni, interessi e seguire i nostri amici durante il web browsing.
Descritte le caratteristiche principali di Volunia, cerchiamo ora di riassumere le critiche avanzate da migliaia di Tweep e blogger.
Maggior parte di esse sono state scagliate sul design molto improbabile e antiquato, sulla presentazione ufficiale poco curata (il proiettore non ha funzionato per metà evento) e sulle inesistenti possibilità per Volunia di competere con il colosso Google.
Probabilmente criticare la presentazione ufficiale è frutto della consueta voglia di lanciarsi a capofitto contro qualcosa o qualcuno, fattore di aggregazione sociale per eccellenza.
Parlando dell’aspetto grafico si può essere d’accordo sul fatto che non sia un design da 2012. Marchiori e il suo team avrebbero dovuto lavorarci un po’ di più, soprattutto perché la cornice di Volunia non abbandona mai l’utente durante la navigazione e per questo dovrebbe essere piacevole e intuitiva; risulta invece abbastanza complessa e poco agevole per gli utenti che non sono esperti frequentatori del web. Ricordiamo però che quella online è ancora una versione beta, da migliorare anche attraverso il contributo degli utenti stessi.
Concentriamoci sul paragone con Google. Massimo Marchiori non ha mai detto esplicitamente di volerci entrare in competizione, ma effettivamente sembra alquanto scontato che quando si parla di motori di ricerca compaia il nome di Big G; lo scontro e la piega che prenderebbe sono facilmente prevedibili a meno che Volunia non si orienti prettamente sullo sviluppo della parte social, lasciando da parte le funzioni di ricerca, rischiando in questo caso di trovarsi faccia a faccia con altri nomi del calibro di Facebok e Twitter. Altre critiche sono venute a galla definendo Volunia la copia di altri servizi, che non hanno lasciato un’impronta incisiva, ad esempio Yahoo 3D e alcune toolbar che integravano la chat all’interno delle pagine web, ma bisognerà attendere per vedere se Volunia avrà un simile destino.
Questo è un progetto veramente ambizioso: entrare in competizione con giganti come Google e definire i social network come Facebook e Twitter delle “gabbie per galline” sono atteggiamenti di una persona veramente sicura della forza della sua idea. Volunia ha appena visto la luce e ha bisogno di fiducia da parte di potenziali investitori e utenti del web. Come detto da Marchiori, la presentazione è stata pensata per dare un assaggio dell’ idea Volunia e non presentare un prodotto completo. Togliamoci di dosso quel velo di saccente cinismo e ironia, diamo speranza a questo progetto tutto italiano e apprezziamo completamente la forza e il coraggio di Marchiori: entrato nella giungla del web con un coltellino, speriamo ne esca con una spada, pronto a combattere la sua battaglia!
Credit for image: Apindustria Padova