Il social media marketing è un prodotto o un servizio? La domanda nasce “spontanea” dopo che l’amico digitale Roldano ha postato sul gruppo degli indigeni digitali questa immagine
Più che riscaldare la minestra vorrei fissare il punto, non è facile infatti “stare dietro” alle discussioni di questi gruppi iperattivi di cui con orgoglio faccio parte, il dibattito che si è successivamente generato è però a mio avviso molto interessante, ne riporto una parte.
Roldano De Persio
Questo è secondo me un esempio di come si deve gestire una pagina aziendale su Facebook. Mediaworld cerca di dialogare su temi che possono interessare e non dice 20 volte compra compra compra qui
Giorgio Soffiato …e infatti se non vado errato fanno da soli e non hanno agenzia 🙂
Roldano De Persio eh però questo perché hanno qualcuno di illuminato perché ti assicuro che certe aziende – specie quelle piccole – fanno una confusione enorme e sono sempre tentate di dire:”ma la nostra roba non ce la mettiamo?” 🙂
Alessandro Prunesti Iniziativa lodevole: utilizzare la pagina FB come centro di informazioni e news su temi generali (che riguardino comunque il mercato dei prodotti venduti dalla catena) consente di creare interesse e dialogo, spazio di confronto e, potenzialmente, consente anche di individuare eventuali “influencer” della community da poter coinvolgere in una fase successiva per azioni di marketing mirato…
Alessandro Sportelli Parole sante Giorgio e Roldano 🙂
Giorgio Soffiato secondo me c’è una regola sola, la sinergia. Io seguo un cliente per il social perché fatica a fare da solo, però gli sono in azienda una volta la settimana e lo sento tutti i giorni, so più io del suo business di lui, vado alle fiere con lui, ecco perché vedo difficile vendere il social a pacchetto, quello vero intendo. Buttiamoci un etto di onestà, vendiamo setting di account e formazione oppure se vogliamo vendere “la gestione” signori serve una persona dedicata, che al massimo può seguire 4 clienti.. io la vedo cosi
Alessandro Sportelli Anche secondo me la “gestione” non è vendibile. Uno dei motivi è proprio quello di cui parli. Per gestire davvero è necessario conoscere perfettamente i prodotti/servizi dell’azienda e possedere capacità relazionali… Nel caso ad esempio di Patrizia Pepe le “capacità relazionali” del “gestore” erano di altissimo livello hehehe
Discussione interessante, ma perché ragionare sulla dicotomia tra prodotto e servizio?
Se il social media marketing fosse un prodotto:
- sarebbe facilmente “pacchettizzabile” anche da chi vende altro e vuole fare upselling o cross-selling
- si potrebbero ipotizzare routine e dinamiche di gestione non declinate sul cliente
- costerebbe molto meno, e le agenzie potrebbero farlo indipendentemente dalla sinergia con il cliente finale
Perché invece a mio parere è un servizio:
- perché se non conosci l’azienda non fai più di un metro in questo mondo
- perché si parla con le persone e si fanno parlare le persone, le reazioni quindi sono sempre diverse
- perché non esiste ancora un computer, un social network, un servizio, in grado di raccontare delle storie, per fortuna
Il bello di questa leva di marketing è proprio qui: è ancora una delle più interessanti e vere se ripulita dell’effetto moda che purtroppo sconta, se fosse un prodotto sarebbe più facile per tutti, ma a noi piace cosi no?