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Pinterest per le imprese: piccola guida per i brand

Torniamo a parlare di Pinterest, il social network visuale da poco aperto al pubblico, che ha superato brillantemente quella che potremo definire “fase beta su invito”. La base utenti è in crescita e sono sempre di più le aziende che desiderano utilizzare questo strumento per costruirsi una rete sociale ed alimentare la propria brand image. Un social immediato e semplice, che però necessita di attenzione e strategia, soprattutto se siete alle prime armi sul social web.

Un’infografica spiega in modo significativo come un brand deve comportarsi all’interno di questa piattaforma. Vediamone assieme alcuni punti fondamentali e cerchiamo di svilupparli attraverso l’analisi di sei domande frequenti che le aziende pongono ai consulenti.

Cosa pinnare?

Pinterest è una vetrina grafica che serve in primis ad organizzare contenuti visuali (curation) per condividerli con gli utenti (Share). Per questo è fondamentale parlare di voi, del vostro lavoro, dei vostri interessi e di tematiche connesse al vostro settore. Foto d’ufficio, dei prodotti e dell’azienda, magari creando una cartella apposita per un evento speciale: una cena aziendale, la realizzazione di un nuovo prodotto, una serata a tema. Condividete le immagini provenienti dal vostro sito ed in particolare dal vostro blog, organizzando i contenuti in macro aree in base alla tematica trattata. Un piccolo suggerimento può essere condividere buone recensioni che parlano di voi, immagini provenienti da quell’articolo oppure uno screenshot dello stesso.

Quando pinnare?

Potete condividere quando volete. A detta di molti ci sono però dei momenti in cui il popolo del web dovrebbe essere più ricettivo, solitamente dopo pranzo e dopo cena, ma su questo non ci metterei la mano sul fuoco. E’ molto importante condividere automaticamente anche su Twitter il vostro aggiornamento (attenti ai 140 caratteri), collegare la fan page al profilo Pinterest, postando foto provenienti da quest’ultimo anche su Facebook con chiaro riferimento ad esso (link board, o link immagine Pinterest).

Come ottimizzare le immagini?

Le immagini che inserite nelle cartelle (board), è meglio che siano vostre o che non abbiano copyright, soprattutto se siete un’azienda. Prezioso il contributo sul tema dei ragazzi di Pinterestitaly. Attenzione a non caricare immagini troppo pesanti, cercate di ridimensionarle. Se caricate una foto con larghezza 600 px, ricordatevi che l’anteprima (thumbnail) avrà una dimensione di 190 px. E’ utile utilizzare #hashtags (in linea con twitter) per rendere la ricerca del contenuto più semplice, creandone uno apposito se volete lanciare un contest. Per modificare immagini e semplificare le condivisioni potete usare una serie di tool per Pinterest.

Come adattarlo alla vostra azienda?

Se la vostra azienda produce (e vende) un prodotto fisico a mio modo di vedere siete nel posto giusto. Pinterest è perfetto per mostrare i propri prodotti, magari nella diverse fasi della realizzazione, creando board dedicate, oppure un collage tra le board di sicuro impatto visivo. Se invece fornite servizi, Pinterest deve trasmettere la vostra vision e il vostro lavoro con foto d’ufficio ed eventi. Attenzione in entrambi i casi a non essere troppo autoreferenziali, bisogna variare molto i contenuti (le board): caricate foto, video ma anche infografiche che non vi riguardano ma raccontano qualcosa di significativo, sfruttando i trend del momento per essere originali ed esprimere la vostra opinione. Un’ottima strategia è creare cartelle per raccontare una storia (vostra o meno) oppure per promuovere un contest: strategia ideale per i piccoli business, soprattutto per il settore food. Ecco alcuni consigli di Pinterest strategy per i ristoratori.

Quali brand vanno forte su Pinterest?

Su Pinterest sono molti i brand che hanno iniziato ad utilizzare la piattaforma in modo efficace e personale. Molti esempi arrivano da oltre oceano come il Time Magazine, il Wall Street Journal o il più di nicchia Chronicle Books nel settore editoriale. Altri brand molto attivi sono Nordstrom nell’abbigliamento e Whole Food Market nel food. Tornando in Italia cito il mio preferito, Einaudi Editore, molto originale per le bacheche dedicate ai singoli libri e alle uscite settimanali.

Quale strategia fa per voi?

In base alla vostra attività potete scegliere la strategia più adatta per la vostra azienda su Pinterest. E’ opportuno conoscere la piattaforma e, una volta addentrati, fissare degli obiettivi in base al vostro business. Se volete promuovere una nuova campagna o il lancio di un nuovo prodotto/servizio è utile creare una board attorno ad esso (caricando i contenuti sul tema) e magari renderla pubblica, lanciando un contest e regalando qualcosa (il nuovo prodotto, uno sconto, una sorpresa) agli utenti vincitori: più impegnati o più socialmente condivisi. Se avete un e-commerce create board con i prodotti magari suddividendoli per categorie, pinnando l’immagine della pagina prodotto ed inserendo il “gift” sul pin, creando così un collegamento diretto. Attenzione però a non pinnare tutto il catalogo, i vostri followers vogliono vedere cosa vi ispira e non una replica del vostro shop. Imparate a condividere i vostri aggiornamenti anche sugli altri social, diversificando il messaggio. Per aumentare l’engagement stimolate il dialogo, lanciate pin con domande tematiche e aprite le board ai i vostri follower, magari inizialmente un gruppo ristretto di follower particolarmente coinvolto e ferrato sul tema. Ecco alcuni consigli per aumentare l’engagement su Pinterest.

Questi sono solo alcune best practices per utilizzare meglio questo social media dalle molteplici possibilità. Un ultimo consiglio è quello di controllare l’analytics e valutare l’impatto di Pinterest sul vostro sito. Sicuramente i creatori di Pinterest stanno pensando a nuove funzionalità di analisi e gestione soprattutto per i brand, cercando nuovi modelli di business altre all’affiliazione mediante e-commerce. Vi terremo aggiornati.

 
 
AUTORE

Mattia Farinella

Appassionato di fumetti, letteratura e sociologia delle reti, leggo e scrivo ciò che mi interessa nel poco tempo che ho a disposizione. Lavoro presso Banca IFIS (funzione web marketing). Co-founder di Bee-Social, ho un blog sulla testata giornalistica online Linkiesta.
 
 

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