Una sera di qualche settimana fa, errando per la rete, mi sono imbattuta in un hashtag particolare che nel giro di poche ore ha appestato le bacheche di Facebook e Twitter: #LisaDallaViaEsiste.
All’inizio di questo virus c’erano Rosa Giuffrè, Lorena Di Stasi e Valentina D’amico, Admin #socialgnock che avevano lanciato in modo ironico una sfida al colosso Facebook che aveva chiuso l’account di un membro appartenente alla nota community.
Il modo in cui si è evoluta questa storia offre notevoli spunti di riflessione sulla natura delle relazioni che nascono in rete e sulle implicazioni legate all’attività di influncer, abbiamo quindi deciso di approfondire la tematica con le stesse admin di Socialgnock.
La sera del 7 ottobre ad un certo punto ha cominciato ad impazzare sul web l’ hashtag: #LisaDallaViaEsiste: raccontateci cosa è successo.
Lisa Dalla Via (suo vero nome) conosciuta nel web perché artista e grande burlesque performer, è una splendida donna super attiva nella community #socialgnock.
Ha scritto un tweet chiedendo aiuto perché qualcuno ha segnalato il suo account Facebook come ‘fake’ ovvero dichiarando che il suo era un nome finto, inventato. Facebook le ha bloccato l’accesso per verificare quanto segnalato.
Ci siamo subito mobilitate (nella nostra community funziona così: #nolink policy, ma se qualcuna scrive molte rispondono). Abbiamo chiesto aiuto cercando di capire come poterla aiutare. La maggior parte delle donne presenti in community sono esperte e professioniste del Web (dai Social al Marketing). Abbiamo definito insieme l’hashtag ufficiale #LisaDallaViaEsiste e abbiamo iniziato spontaneamente a far girare nel web richieste e appelli a Facebook perché riattivasse subito l’account.
In aggiunta è stato creato un badge divertente e molte hanno anche iniziato a pubblicare foto sia su Facebook che su Twitter. In modo ironico, ma effettivamente molto pressante il concetto era ‘ciao Mr. Facebook, vedi? #LisaDallaViaEsiste, per favore riattivale l’account! Noi lo possiamo testimoniare siamo 1500’!
I numeri di questa azione assolutamente spontanea e la grande partecipazione ha stupito anche noi. In meno di 17 ore Lisa ha riavuto il suo account.
Insieme, con i mezzi a nostra disposizione, ovvero la forza della community e del web, abbiamo vinto! Si era mai vista prima una cosa così?!
Diversi pregiudizi si fondano sulla mancanza di solidarietà femminile: avete dati e numeri che possano falsificarlo “scientificamente”?
I numeri di questa esperienza direi… ma più che numeri la grande partecipazione che testiamo ogni giorno in community e che tutti possono vedere perché #socialgnock è un gruppo facebook aperto alle donne, ma visibile a tutti. Da noi, come dicevamo vige la politica del #nolink. Questo evita post autoreferenziali, commerciali e l’utilizzo distorto del gruppo come semplice bacheca o luogo di spam. Le persone sono ‘obbligate’ alla discussione a raffinare le proprie tecniche di coinvolgimento. Anche gli eventi che organizziamo, che sono il nostro cavallo di battaglia, lo testimoniano. Ci aiutiamo. Punto. Non ci si mette su altarini o piedistalli, ma ci si aiuta reciprocamente. Sembra incredibile? A noi no, siamo #socialgnock!
Praticamente un manipolo di donne ha avuto il sopravvento sul “colosso” Facebook …
Ah ah sì. Quando vogliamo sappiamo essere molto convincenti, no? Più che altro da questa storia è uscita la vera forza che i Social e le community dovrebbero dimostrare, nessuna aggressività, ma l’unione delle persone.
Fiumi e fiumi di parole sono state riversati sul modo in cui il web ha modificato le relazioni. In che termini vista la vostra esperienza con la community?
È l’utente che fa la differenza. Piccole regole, chiare e precise e un atteggiamento propositivo fanno molto.
Stiamo crescendo a vista d’occhio oggi siamo più di 1500, questa è la più grande conferma. Da noi chi ha atteggiamenti aggressivi o non percepisce che la community è una piazza in cui incontrare, scambiare e condiVIVERE (così come diciamo noi), la propria vita personale e professionale, non regge molto. È come se ci fosse una sorta di auto-selezione all’ingresso. Ci piace definirci un incubatore di relazioni: sono nate amicizie, collaborazioni, eventi, opportunità. Questo è il web e sono i social che piacciono a noi.
‘#socialgnock: chi si ferma all’hashtag è perduto!’
Il futuro del web: i social media sono destinati ad implodere?
Si evolveranno. Chi li userà per scopi puramente commerciali avrà poca strada. La via giusta è l’incontro e la creazione di valore, la valorizzazione delle persone. Chi non lo capisce è già tagliato fuori oggi.
Il futuro delle Socialgnock: le influencer?
Le #socialgnock funzionano perché sono una community e ne abbiamo conferma ogni volta che creiamo un evento come gli ultimi due ideati grazie alla collaborazione con ASUS Italia e Bloggirl. Al momento vogliamo essere in grado di unire la community di donne social di tutta Italia. Ci sono grandi professioniste in ogni regione e creare delle relazioni su tutta la nostra bella penisola crediamo sia fondamentale. Gli eventi sono un momento di ritrovo live molto utile e ringraziamo aziende come ASUS che hanno creduto in noi e ci stanno permettendo di andare a Nord come la prima tappa a Torino e l’8 Novembre al Sud con la tappa catanese.
Fonte immagine: Bigodino.it