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Facebook studio: un sito per parlare alle agenzie

Parto da un articolo comparso qualche giorno fa su Gawker dal titolo “how Facebook sells your most intimate moments” che mi ricorda molto “the dark side of google”, un testo del 2007 che resta comunque di grande attualità, per comprendere l’obiettivo dell’iniziativa Facebook Studio e ragionare con voi sul tema “dati, social networks, business“. Partiamo da una frase emblematica:

By drawing on the authentic and realtime information people enter in their profiles…. Facebook… gives you the unique opportunity to find people at moments in their lives when they are most likely to show interest in your products or services. This is incredibly powerful for businesses—you can find new customers when they start or finish college, get engaged, get married or start a family—at times when they are most likely to need your products… You can target broadly by demographic and geographic preferences or you can get granular by targeting people’s specific “Likes and Interests.”

Questa frase è contenuta nella interessante brochure che accompagna il progetto Facebook Studio. L’articolo di partenza mette in risalto la possibilità per Facebook di cambiare radicalmente il modo di fare pubblicità (di nuovo, verrebbe da dire) dando operatività e corpo al Graal dei marketers 2.0: il passaparola in rete. E mette senza dubbio anche in ombra il tema dei dati, nel senso che lascia aperto il grande problema dei nostri interessi e “like” venduti al miglior offerente.

Un secondo articolo, Facebook to Ad Agencies: let’s be in relationship, spiega come Facebook si senta in qualche modo “debole” nel rapporto con le agenzie che vuole però coinvolgere a pieno titolo. Per questo Facebook Studio sarà prima di tutto un repository di case history (io ne ho usata una in mattinata con un cliente) e uno spazio di condivisione. Al di la dei dati degli utenti (un “al di la” piuttosto pesante) come al solito MZ fa le cose al meglio, e punta dritto alle agenzie probabilmente nel momento più giusto.

Sicuramente il bisogno di case history c’era, e probabilmente questo potrebbe essere un segnale che Facebook è realmente divenuto “mainstream”.

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

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