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Facebook offers e il caso Gate51: croce o delizia del social commerce?

Gate51 è uno store di abbigliamento di Pescara. Una pagina Facebook gestita in modo amatoriale, senza particolari regole “social” ma senza dubbio viva e vera. Nata nel 2011, la pagina Facebook conta ora circa 2500 fan. Sono tornato a modificare il numero già 3 volte in quanto siamo nel vivo di una campagna, la prima, Facebook Offers. Il negozio offre i suoi migliori articoli con uno sconto del 40%. Ad ora, l’offerta è stata sottoscritta da quasi 29 mila persone (anche qui, sono tornato ad aggiornare il dato già diverse volte).

Volendo sviluppare una breve analisi di questo caso, notiamo subito una gestione “fai da te”. Foto scattate con il cellulare agli articoli appena arrivati, aggiornamenti di stato in maiuscolo e colmi di punti esclamativi, frasi con gingilli ASCII come stelline e quant’altro. Il geotag indica che oltre 1300 persone sono state nel luogo e hanno effettuato il check-in. La base fan è coerente con il posizionamento geografico del luogo: la maggior parte dei fan sono di Pescara e hanno una età tra 25 e 34 anni.

L’offerta è stata lanciata ieri e da quanto possiamo osservare, i like alla pagina arrivati dopo il lancio dell’offerta sono, sempre ad ora, circa 100 (da ieri ad oggi, in sostanza). Facebook Offers sta diventando il Groupon social? Forse, Con la differenza che la portata di una tale operazione, se gestita senza controllo (tra l’altro un limite è facilissimo da impostare), può portare a veri “drammi logistici”. Come farà il piccolo negozio di Pescara ad evadere, ipoteticamente s’intende, oltre 20.000 richieste? Che effetti scatenerebbe il fallimento di una consegna ad un utente che ha sottoscritto l’offerta? Da notare, c’è ovviamente che il numero di richiedenti è molto più elevato rispetto al numero dei like alla pagina, e probabilmente anche di chi effettivamente andrà ad esigere l’offerta, ma il web marketing ci ha abituato a ragionare per worst case scenarios. La differenza costituisce un bel problema: rischiamo di essere di fronte ad utenti che non hanno mai sentito parlare di questa attività commerciale ma che si sono avvicinati soltanto per richiedere l’offerta (cui poco importa di premere il bottone like).

Risultato: se mai riusciranno a portare a casa i loro amati spolverini, trench e giacconi, non c’è il rischio che gli utenti in meno di 3 ore dimentichino il nome del venditore senza stabilire un legame, anche emozionale, con esso? Per dirla tra amici: un cliente inutile che è arrivato, ha preso ed è uscito dalla porta sul retro?. Facebook Offers apre l’attività commerciale all’universo e le opportunità sono moltissime, ma siamo sicuri di saper gestire questo enorme apporto di richieste, contatti, persone, gusti da soddisfare? Una prima risposta già c’è l’ho ed è figlia dei post sulla pagina in oggetto: tutti si chiedono “ma quindi, me lo spedite a casa o devo venire io a Pescara?”. Ecco appunto. Regole, convenzioni e una sana gestione non possono essere ignorati per il bene della novità, una delle più grandi zecche di facebook offers rischiano di essere proprio i cherry pickers senza scrupoli, proprio quando i social stategist hanno iniziato a rendersi conto dell’importanza di fedeltà e strategia, ci sarà da divertirsi..

Gate51 è un avanguardista, un first mover, in questo momento il numero dieci può fare l’assist per il gol della vita o sbagliare il passaggio e dare il la al contropiede avversario, fra qualche giorno vi diremo chi ha fatto gol, nel frattempo il nostro “in bocca al lupo” va a questo piccolo store che ha avuto il coraggio di provarci, ma non possiamo non mettere un warning su iniziative ad alto tasso di brivido digitale

 
 
AUTORE

Gianmarco Altieri

 
 

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