Prima che il social media marketing invadesse i blog di mezzo mondo, uno degli argomenti più citati era l’economia delle esperienze (teorizzata da Pine e Gilmore). E’ probabilmente in questa direzione che vuole andare “la multinazionale del caffè esperienziale” Starbucks che ha lanciato un digital network.
Lo Starbucks digital network è una sorta di portale di brand che propone risorse geolocalizzate e un mix tra intrattenimento, musica, notizie e servizi locali, più un “foursquare check-in” in prima pagina che non fa mai male. Ecco come lo descrive l’azienda in questa completa risorsa: designed to deliver a new, enhanced in-store experience for customers, the Starbucks Digital Network is the first in-store network of its kind. The digital network’s hand-picked premium content spans six channels: News, Entertainment, Wellness, Business & Careers, My Neighborhood and Starbucks. Newly signed content providers include Bookish Reading Club, Foursquare, GOOD, LinkedIn, New Word City and The Weather Channel.
Il tipico cliente Starbucks può essere identificato con questa frase:
As someone who travels a lot, I require a couple of things: power, Internet, and coffee
Ed è proprio in questo senso che il caffè passa in secondo piano. Con il proprio network Starbucks segnala la tendenza che alcuni intravedono per il futuro verso la creazione di spazi complessi di brand, slegati dal prodotto ma complementari, spazi che costruiscono un’immagine. La catena americana è infatti famosa per prezzi non proprio da hard discount ma la costruzione di un servizio articolato ed il fatto di garantire il benvenuto a chi paga 4 dollari fa passare il prodotto Starbucks da “caffè + seggiola” a “affitto di mezzora di spazio di lavoro o intrattenimento, caffè incluso”. Il passaggio è concettuale ma potrebbe non essere banale, e potrebbe interessare anche diversi brand italiani e farci ripensare il geolocal marketing ed il social marketing, andiamo verso il social brand marketing?