La gestione di una (mezza) giornata sul tema dei Social Network geolocalizzati si è rivelata altamente formativa, come spesso accade, soprattutto per il sottoscritto, chiamato a raccontare un mondo in evoluzione ed una storia ancora tutta da scrivere.
Al di la delle evidenze in qualche modo prevedibili, dall’esplosione di foursquare alla reattività di Google sul tema, ho potuto apprezzare anche alcuni aspetti non così automatici ed attesi, proviamo a riassumerli:
- La sociologia non è passata di moda: una ricerca “sul campo” ha dimostrato che le persone sono ancora molto tentate dall’ostentare la propria posizione, e foursquare&co in questo senso rappresentano un mezzo per mostrare al mondo (cioè, ad esempio, agli amici di Facebook) che “in questo momento mi trovo qui”
- La vita è una gara, e abbiamo bisogno di riconoscenza: diventare sindaco, oggi si può! Sembra poco, ma per molti il gusto di “rubare quella majorship” assume un’importanza particolare, l’aspetto ludico non va sottovalutato (è forse qui la risposta alla domanda di tagliaerbe, perché Foursquare si e Google Latitude no?). Badge, pin, etc.. sono probabilmente “la chiave” di questo mondo
- La vera esplosione avverrà con l’integrazione: se l’ostentazione può bastare da sola a motivare la voglia di check in delle persone, non è detto che questa motivazione sarà l’unica a guidare il nuovo fenomeno della geolocalizzazione. Deals e social gaming si baseranno sempre più spesso sul rapporto tra local e mobile, con indubbi vantaggi per l’intero sistema
- Come al solito, un big player, e tanti followers: Fousquare si sta rivelando la “killer app”, esistono però molti avvoltoi pronti a prendere il suo posto, attenzione quindi, se non si vuole fare “la fine” di Myspace / Facebook
Sono solo alcune delle evidenze non poi cosi banali che questo nuovo mondo ci invita ad osservare con particolare attenzione. Quando si parla di web marketing si ha a volte la sensazione di trovarsi di fronte ad un fuoco di paglia, se pensiamo però a tre delle tendenze che rendono possibile il geolocal marketing (social networking, mobile, geotagging) e a tre aspetti futuri già ben visibili all’orizzonte (deals, social gaming, local marketing), comprenderemo con facilità che questo fenomeno è senza dubbio qualcosa di più. Fossi in noi, ci metterei la testa.