Oggi mi sono divertito un sacco a RoApp, una conferenza di pre-lancio di un evento che si terrà a Rovigo nel 2013. Bravissimi i relatori e bravissimi anche gli studenti del quarto e quinto anno delle scuole superiori, troppo vecchi per non comprendere che le cose stanno cambiando, ma purtroppo troppo giovani per essere coinvolti in tematiche come il Social Media Marketing e dieci professioni che ho (umilmente) individuato come strategiche per il futuro:
- Project Manager
- Video Maker
- Social Specialist
- Digital PR
- Chief Innovator
- Geolocal Marketer
- System Integrator
- Mobile Developer
- Web Analyst
- Marketing Manager
Il tema ora è il seguente: la mia è una statistica qualitativa ma a Rovigo come all’Università di Venezia solo il 3% dei presenti conosce Foursquare, mentre il 20% circa conosce Instagram, stessa percentuale per Twitter e un 100% per Facebook. Senza alcuna vergogna dico che per quanto si cerchi di personalizzare una strategia, vi è spesso un’associazione mentale che ci porta a vendere “a pacchetto” i social alle aziende, snocciolando in batteria “l’attivazione di Facebook, Twitter, Linkedin, Foursquare etc…”. Probabilmente questo è giusto e sensato, le aziende vogliono innovazione, e vogliono essere pronte a quello che sarà ma quello che tutti dobbiamo imparare è a commisurare gli sforzi, probabilmente nel nostro “mare” i pesci sono cosi distribuiti nel mondo dei giovani:
- 90% Facebook
- 3% Twitter
- 3% Instagram
- 4% Altro
Il vostro marketing sui social media è cosi distribuito? Parliamone. Il dato positivo però è che questi ragazzi hanno un sacco di voglia, magari ho fatto sbiancare qualche prof ma non nascondo il fatto che avrei sperato, in questi 8 anni, almeno in una chiamata dalla Ragioneria per raccontare quello che si può diventare, il domani non è fatto solo di riclassificazioni di bilanci e impianti termoidraulici, anzi, se devo dirla tutta, a me ragioneria (come materia), non è mai piaciuta 🙂