Sempre più spesso sentiamo parlare del Social Media Specialist: ma cosa fa concretamente questa figura?
Credo sia doveroso esaminare approfonditamente questa entità, concepita spesso in modo diverso nell’immaginario di addetti al settore e clienti. La osserveremo dunque dall’alto di due punti di vista diversi: quello del cliente, che vede il Social Media Specialist come “il cugino smanettone” di turno, o lo stagista che “sta su Facebook”; il punto di vista della Web Agency seria, che vede invece nel Social Media Specialist una competenza.
Il Social Media Specialist, bistrattato e spesso poco degno di considerazione, si rivela infatti decisivo dal punto di vista strategico, a patto di:
– padroneggiare gli strumenti del mestiere
– possedere spiccate doti organizzative
– essere proattivo
– possedere la capacità e l’umiltà di lavorare in simbiosi con il Content Manager del progetto
Sembrano delle osservazioni banali, ma a chi non è successo di confrontarsi con clienti che sottovalutano la qualità e il valore (oltre alla mole di lavoro) che si trova a gestire chi si occupa dei Social Network?
Mi riferisco naturalmente ad un lavoro che presuppone la cura di account social di diversa natura e, soprattutto, strategicamente integrati nell’ambito di un progetto di Web Marketing.
Tale percezione alterata del ruolo del Social Media Specialist trova spesso purtroppo conferma: partecipando ai vari e interessanti interventi della terza edizione del Social Media Strategies, conclusasi la settimana scorsa, sono emersi spesso questi temi.
Ma cosa deve fare allora il Social Media Specialist di successo? Di seguito alcuni consigli che portano questa figura ad operare “con il cervello acceso”.
Gli obiettivi
Il Social Media Specialist competente prima di intraprendere il viaggio nella giungla dei social network stabilisce degli obiettivi, e li ha chiari nella sua mente.
Nell’ambito di un progetto nel quale i social sono strategicamente integrati, il modo in cui si cura ogni singolo canale corrisponde ad un obiettivo ben determinato: vogliamo aumentare la notorietà della marca, cambiare la percezione del marchio presso gli utenti, o aumentare il traffico al sito?
I social network utilizzati, il tono di voce e i contenuti attraverso cui si veicolano devono essere studiati e creati partendo dall’obiettivo del progetto.
I tempi
Il Social Media Specialist deve stabilire e padroneggiare i tempi del proprio lavoro, e con questo intendo un’accezione particolarmente ampia del termine.
Deve infatti avere spiccate capacità di organizzazione e padroneggiare timing e dead line di ogni processo.
Non dimentichiamo che il tempo per creare contenuti efficaci è direttamente proporzionale alla qualità di questi ultimi: un piano editoriale con contenuti che coinvolgano e informino la community; copy persuasivi; e che possa essere declinato in modo diverso per ogni social network, richiede una grande attività di ricerca quindi, tempo.
Sempre in relazioni ai tempi: per il Social Media Specialist di successo risulta di vitale importanza padroneggiare le occasioni di visibilità per il brand, al fine di poter creare contenuti unici e che arrivino agli utenti (che non dimentichiamolo, sono persone!), in occasione delle festività. Deve quindi avere sempre sott’occhio il calendario.
Ultimo elemento fondamentale: il piano editoriale deve essere adeguatamente e ampiamente discusso e condiviso con il responsabile del progetto, il Content Manager o il referente del progetto.
Sono infatti diverse le figure che intervengono nella realizzazione del progetto: a prescindere dal loro numero però (che è spesso vincolato al budget che si ha a disposizione), il messaggio che deve passare è che il Social Media Specialist può divenire una pedina fondamentale, e portatrice di valore, solo se inserita nell’ambito di un processo collaborativo nel senso più stretto del termine.
La misurazione e il controllo
Il Social Media Specialist è uno strumento di misurazione.
Infatti, se aggiornare i social network perdendo di vista l’obiettivo è una pratica poco professionale, farlo non misurando quanto ci stiamo discostando o avvicinando ad esso è deleterio!
La misurazione e il controllo degli indicatori di performance apportano un supporto che diviene vitale per la strategia.
La redazione di report permette infatti di:
– misurare i progressi
– capire a che punto del nostro percorso verso l’obiettivo stiamo andando
– proporre un piano B nel caso in cui la strategia messa in campo si rilevi inefficace rispetto agli obiettivi che ci siamo posti
E ultima motivazione, ma non meno importante: il report costante sull’andamento del progetto ci permette di dialogare in modo costruttivo con il cliente, attraverso la rappresentazione di dati, unità di misura delle performance, e i risultati.
Inoltre, nel caso in cui i risultati non dovessero essere positivi, la misurazione e il controllo sono gli unici modi che ha il Social Media Specialist per costruire una visione di insieme sul progetto, e padroneggiare ogni singolo elemento che possa spiegare (non giustificare) un eventuale parametro negativo al cliente.
Obiettivi chiari, pianificazione e controllo sono in sintesi le leve del Social Media Specialist di successo, chi si ferma all’asettico aggiornamento dei social network è perduto!