Ho avuto di recente l’occasione di parlare con il presidente di WebRanking, agenzia di search engine marketing che vanta per il proprio sito questa pagina.
Il posizionamento nei motori di ricerca cinesi è probabilmente oggi un’opportunità di quelle da first (o second..) mover, quali aziende sapranno cogliere? Si assiste ad una sorta di circolo vizioso e virtuoso per cui i cinesi invadono i canali come mercati e città strappando ricchezza a proprio pro, gli europei reagiscono mettendo nel mirino i cinesi che si sono arricchiti vendendo magliette nelle nostre città. Piaggio ha annunciato l’intenzione di sbarcare in Cina in forze e non stupiscono più le missioni dei vari presidenti e uomini commerciali verso il nuovo mondo.
Oltre all’opportunità è interessante notare come un mercato di questo tipo non possa prescindere da una dimensione del servizio, urgono facilitatori e intermediari in grado di ridurre la complessità. Questo fatto giustifica l’esistenza, per il marketing dei motori di ricerca, di una filiera che comprende agenzie “ponte” tra i motori di ricerca e gli utenti. In termini di relazioni colpisce l’accessibilità e la concezione del lavoro in stretta sinergia col cliente che queste agenzie hanno, fattore che le rende dinamiche e aperte (ho contattato nelle mie indagini per la tesi sei agenzie di questo tipo ed ho sempre parlato col capo). Due evidenze:
- – il posizionamento cinese e le altre possibilità simili sono sfide da raccogliere senza stare a guardare
- – le nostre agenzie di marketing possono imparare qualcosa nell’ultimo miglio dalla flessibilità delle agenzie di search engine marketing?