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SEO, Social Media e Social Network: oltre al nofollow c’è di più..

Oggi, anche oggi, si va in aula. Il tema è il Search marketing, ed in particolare l’ottimizzazione della presenza aziendale sui motori di ricerca, con un occhio alle PMI ed un occhio al social. Ragionando sulle conclusioni che porterò al mio intervento ho pensato soprattutto alla differenza tra social networks e social media per quanto riguarda l’influenza sul posizionamento. Cosa ci diciamo di solito? Almeno due cose:

  • il peso dell’attributo nofollow limita l’influenza diretta dei link da social network, anche se recentemente le cose sembrano cambiare, e non poco
  • La social search cambierà le regole del gioco, non più solo una SERP a fornire una gerarchia di fonti generata da un algoritmo sempre più performante, ma anche una SERP validata dalle azioni (+1, like, tweet) che gli umani vanno a compiere nei social network.


Ma… cosa non ci diciamo spesso? Almeno 3 cose:

  • Il seo è ancora figlio dei contenuti. Continuo a dubitare della frase “Facebook soppianta i blog aziendali“, soprattutto perché i blog aziendali sono ancora una delle poche maniere che conosco per sviluppare un rapporto diretto con l’utenza. Content is king, e i blog ci aiutano lato content, questo è sicuro..
  • La long tail è sottovalutata, la fuori ci sono ancora un sacco di keyword da intercettare, e molto probabilmente una relazione diretta tra keyword specifiche e aumento della conversione che fingiamo di dimenticare..
  • L’80% dei click avviene sui risultati SEO, ritengo il pay per click una droga del mercato e una leva di breve periodo ma in presenza di elevata stagionalità o necessità di spinta di particolari aree si tratta di uno strumento che non possiamo ignorare.

Una sensazione che mi porto dietro da un pò di tempo è la seguente: google millanta rivoluzioni ma in realtà distribuisce zuccherini. Qualche link buono, contenuti di qualità e aggiornamenti costanti risultano probabilmente sufficienti per il 50% dei siti. Una presenza social pensata per l’utente, del codice “umano” e un pò di attenzione possono portare ad 80% questa metrica, ci sono poi un 20% dei clienti (portaloni, booking, assicurazioni) cui serve “di più”, ed è forse il motivo per cui il SEO, ancora oggi, è un tema che riempie le aule (e le bocche dei formatori)

Speriamo bene.

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

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