Questo è un articolo sperimentale per 3 motivi:
1) il protagonista, Mauro Lupi, sarà avvertito solo tramite questo link ma nessuno della redazione darà notizia dell’articolo.
2) Probabilmente, se si accorgerà della cosa, avremo un link di ritorno con un articolo del tipo “sono un hub”? Questo confermerebbe due cose: uno, se per strada parlano di me e io non sento difficilmente verrò a saperlo, su internet questo non vale; due, marketingarena avrà delle visite in più cosa che confermerà la tesi finale dell’articolo.
3) Non so se il topic di oggi sia un tema vero, ma dove parlarne se non qui?
Sto leggendo un libro molto interessante di Albert Laszo barabasi dal titolo “link: la scienza delle reti“, questo libro mi sta facendo pensare molto perché fornisce in parte risposta ad una delle domande che in me ricorrono più spesso: il marketing ed internet hanno fondamenti scientifici?
La risposta di barabasi, un fisico, è affermativa. In particolare parliamo di reti e di una cosa che vedo raramente trattata dai blogger: l’architettura del web. Internet è una rete a invarianza di scala, questo significa che i nodi non hanno tutti la stessa importanza ma alcuni, detti hub, catalizzano più attenzione di altri e si rivelano vitali. Per capirci, se un aeroporto minore americano venisse chiuso, in pochi avrebbero disagi, se ad essere chiuso fosse però l’aeroporto di Chicago i problemi sarebbero maggiori. Chicago è un hub, cioè un punto di transito quasi imprescindibile nell’architettura aerea americana. Internet è una rete che non collasserà mai se i singoli nodi (questo blog per esempio) verranno chiusi, l’unica maniera per uccidere internet è attaccare i suoi hub (i pochi nodi che catalizzano un numero sconfinato di link) in maniera simultanea.
C’è di più. Barabasi sostiene che per debellare l’AIDS l’unico modo è intervenire sugli hub, cioè le prostitute che diffondono il virus, quindi dato un vaccino solo per 10 malati la precedenza andrebbe alla prostituta. Io mi sono chiesto se la cosa avesse qualche corrispondenza nei blog, in particolare in quelli di marketing, di fronte ad un eventuale bloggicidio chi dovrebbe essere salvato? Mi sono detto che tale privilegio andrebbe al blog di Mauro Lupi in quanto è uno dei più linkati e aggregati. Gli hub sono, per intenderci, quelli che spesso chiamiamo opinion leaders o influenzatori.
Credo che la scienza delle reti, più in termini biologico-evolutivi che sociali, sia tutta da scoprire. Ci dicono gli studi sul tema che leggi universali e “naturali” regolano tutte le reti, siano esse alimentari o informatiche. Internet ha molto da dire e da dare, la mappatura ha implicazioni strategiche e di marketing assolute e il tema è affascinante, ci torneremo. Chiudo con una domanda: come si inseriscono i potentissimi hub nella struttura democratica del web?
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