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6 attività fondamentali per il SEO del futuro

Bisogna sempre diffidare delle “10 regole”, “4 consigli” e “3 spunti” ma in questo caso la lista di Mashable sulle best practices for modern SEO ha più che senso, e merita quindi attenzione. Proprio mentre “la mente” dell’algoritmo originale di Google, il padovanissimo Massimo Marchiori, si appresta a lanciare un nuovo motore, Volunia, Google combatte per migliorare la qualità del proprio prodotto ed è su alcune realtà ben definite che si giocherà probabilmente la partita del SEO di domani, proviamo a vederle assieme.

SEO Locale

Se gestite una pizzeria, non avete scampo. Ci sono buone probabilità che i risultati da Google Places “infestino” la SERP come il prezzemolo. Lo dice uno studio di eye tracking by SEOmoz che ammette poche repliche. Mashable indica anche tre vie per assicurarsi una forte presenza su Google Places:

  • Citazioni consistenti: verificare sempre che il nome della nostra azienda e l’indirizzo di destinazione siano riportati in maniera corretta anche nei siti esterni (almeno quelli importanti) che ci linkano (es. V.le e Viale non sono la stessa cosa, #sapevatelo)
  • Ottimizzazione Google Places: Inserite con cura le informazioni sulla pagina Google Places che riguarda la vostra azienda, va trattata con la stessa cura con cui trattiamo il sito web
  • Recensioni: anche se Google mostrerà recensioni provenienti solo da Google, ottenere citazioni su TripAdvisor o Yelp aiuterà senza dubbio il nostro business ad essere presente

In tempi non sospetti abbiamo pubblicato una bella intervista sul geolocal marketing che vi segnaliamo.

Impatto dei social

Come ben spiega questo post “how social media affects content relevance in search“, la ricerca è oggi personalizzata e i link da social network contano eccome. Potremmo parlare di SEO su Facebook o di posizionamento su Google supportato da Twitter, ciò che ci interessa è capire che senza “l’altro 50% social” oggi il SEO non va lontano, soprattutto se lato social media includiamo il reperimento di guest post e user generated content che fanno la differenza.

Ottimizzazione delle parole chiave in ottica utente

Questo è un consiglio più filosofico ed è probabilmente “l’alt” che ogni consulente o formatore si trova a segnalare al suo pubblico dopo aver aperto gli occhi sul bellissimo mondo del posizionamento. Non pensate per keyword, pensate per gli utenti. Il web semantico e il “triste 3.0” sono ancora lontani ma il modello “a domanda rispondo” è sempre più vicino, e non è detto che sia google la risposta, occhi aperti sugli utenti, non si sbaglia.

Content Links are king

Il consiglio in questo caso è quello di spostare il focus sui contenuti di qualità, Google ha imparato a ignorare spam link e collegamenti di bassa qualità premiando invece il contenuto. Non solo buoni link, buoni post, recensioni, interviste, ma anche una sorta di allargamento di ottica a “revisioni creative del nostro business”, l’articolo parla di un venditore di automobiline da golf che ha sviluppato articoli su utilizzi particolari (che definiremmo di long tail) di questi mezzi. Ottenendo link di qualità che i competitor non otterranno.

Dietro le quinte: schema.org, microformati e Rich Snippets

Non è vero che è sempre necessario “indovinare” quello che i motori di ricerca visualizzeranno e metabolizzeranno nelle SERP del nostro business, standard come schema.org e l’utilizzo di rich snippets (ne parleremo) possono aiutarci a fare bella figura agli occhi dei motori, niente male no?

I dati, l’analisi dei dati

Tutto questo non ha senso, senza una buona web analytics. Quando apriamo il pannello di Google Analytics scopriamo ogni volta un mondo di opportunità, di nuove analisi, di evidenze da portare a casa. Se il SEO è la ferrari, l’analytics sono le gomme della macchina: senza non si va avanti, e quando si consumano non si va dritti. Occhio ai dati quindi, sono fondamentali.

Cosa porto a casa da questa rilettura di un articolo interessante? Semplicemente il fatto che il SEO oggi è affare dinamico, nessuno si illude che il mondo dell’ottimizzazione e del posizionamento vada scomparendo a pro di chissà quale social o contenuto, le regole di base rimarranno tali, ma semplicemente non bastano più per emergere. Con qualche buon link e i meta tag giusti saremo in partita, ma per vincere con distacco ci sono altre leve da stimolare, e queste indicazioni potrebbero essere un punto di partenza.

 
 
AUTORE

Giorgio Soffiato

Markettaro per passione, dal 1983. Mente creativa e progettuale dell'azienda, fa chilometri e supera ostacoli in nome della rivoluzione arancione chiamata Marketing Arena. Cavallo Pazzo.
 
 

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