Dopo aver trattato ieri le 5 cose da non chiedere ai social media ci concentriamo oggi sul tema dei motori di ricerca, con alcuni appunti a supporto della formazione in aula. Cosa non possiamo aspettarci dai motori di ricerca?
- Conversioni senza se e senza ma: il ruolo dei motori di ricerca è quello di guida, possono traghettare le persone al sito ma una volta sullo stesso sono altre le partite da giocare (prodotto, usabilità..)
- Attestati di stima a contenuti scadenti: se i nostri contenuti non sono buoni (duplicati, corti, non pensati per l’utente) il motore non farà altro che ignorarli e passare oltre, non possiamo protestare
- Partite giocate con vecchie regole: ogni giorno ci rendiamo conto del fatto che “le vecchie quattro cose” non bastano più, il search marketer è uno stratega che opera oggi a cavallo tra l’analisi e il social media marketing, per portare al sito web traffico di qualità
- Risultati immediati: google è il motore del cambiamento, delle modifiche dirompenti, l’attento osservatore avrà però notato che google non ama stravolgere le cose, non è quindi pensabile di pubblicare un sito oggi (o renderlo finalmente interessante agli occhi del motore) ed ottenere i risultati domani
- Interpretazione: pur con tutte le correzioni e gli apprendimenti possibili, siamo comunque di fronte a un robot. Quello che ben sappiamo è che i motori amano muovere lungo due direttrici per “dare i voti” ai siti web. Contenuti e link in entrata. Lavoriamo su quelli senza chiedere al motore ulteriori sforzi, saremo premiati.
Si tratta tutto sommato di regole “di base”, che spesso però in troppi casi tendiamo a dimenticare..