Every covid-19 commercial is exactly the same.
Digitando questa frase su YouTube vi troverete di fronte ad una delle derive più chiare che il mondo della comunicazione sta prendendo, almeno dal punto di vista di chi scrive questo articolo: marchi diversi che dicono le stesse cose, allo stesso modo.
Zero personalità, zero spontaneità ma soprattutto un’occasione persa per creare brand differentiation, per creare o allargare il divario con i competitor. La sensazione è che si sia disposti a piegare, stretchare, un brand ad ogni possibile occasione, fino a fargli perdere forma e tratti caratteristici. O meglio, costringendolo ad assumere di volta in volta la forma più comoda per cavalcare l’onda del momento.
Non ci siamo.
Se c’è una cosa che quest’anno è apparsa più chiara che mai è che chi, pur cambiando e adattandosi ad un contesto rivoluzionato, è fedele a se stesso sopravvive anche a burrasche di questa portata. Chi copre con spolverate di comunicazione brand vuoti e opportunisti rischia davvero grosso.
Ci siamo resi conto che costruire un brand, che fa rima con fiducia, richiede tempo, pazienza, costanza e bravura nell’infilare azioni coerenti tra loro e reiterate.
Abbiamo capito che curare le relazioni nel tempo paga i dividendi, soprattutto quando i budget scarseggiano.
Ma soprattutto, è ora più che mai palese come non si possa prescindere dall’ascolto dei clienti e del mercato, per coglierne dinamiche e comprendere evoluzioni.
È questo il motivo che ci ha spinti a costruire assieme all’Università Ca’ Foscari di Venezia un vero e proprio Osservatorio che indaghi lo stato del marketing all’interno di imprese B2B, con focus particolare sui cambiamenti forzati da questa pandemia. Non sono mancate le sorprese, garantito.
Tutta questa pappardella perchè? Perchè torna il B2B Day e crediamo che ci sia ancora tanto da dire e da fare sul brand che il protagonista sarà ancora lui, dopo le branding room dello scorso aprile, questa volta con ancora più dati a disposizione da condividere con chi sarà parte dell’evento.
Ci siamo anche annoiati di seguire webinar, per cui ci è piaciuto sperimentare modalità nuove e poco convenzionali per fare quello che tramite il B2B Day abbiamo sempre provato a fare: stimolare il ragionamento tramite esperienze e visioni da chi vive questo mondo quotidianamente. Ma anche da chi fa tutt’altro, perchè è dalla contaminazione di idee che si accendono lampadine che nemmeno sapevamo di avere.
Mai come in questo periodo mettersi in discussione è vitale. Ripensarsi. Immaginarsi diversi e migliori rispetto a prima. Quelli bravi direbbero che si lascia una traccia solo se si percorre un sentiero non battuto.
La nostra ambizione è di metterci tutti nelle condizioni di farlo.
Restate sintonizzati.