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Social Business Forum: innovare per crescere

Se dovessi fare un esercizio di estrema sintesi su ciò che è stato il Social Business Forum, organizzato da Open Knowledge, la parola che meglio lo descrive è un verbo, un imperativo: innovare.

Nella due giorni che si è svolta il 7 e l’8 luglio presso l’Hotel Marriott nella calda Milano, il pubblico presente ha avuto la possibilità di assistere ad una serie di interventi e case study che, seppur con diversi tagli e sfumature, hanno abbracciato il tema dell’innovazione sotto molteplici prospettive.

Alcuni speech, infatti, si sono focalizzati sui principali trend che stanno cambiando la fisionomia dello scenario competitivo in tutti i settori, altri hanno portato casi concreti, declinati come esperienza vissuta all’interno dell’azienda.

Internet of things, cloud computing, everywhere commerce, sharing economy, social media marketing, business transformation e big data sono solo alcuni degli argomenti che sono stati toccati dagli speaker che si sono avvicendati sul palco del Social Business Forum.

Tutti i testimoni hanno affrontato i topic ponendo l’accento sul fatto che la digital disruption, ovvero la trasformazione delle aziende resa possibile dalle opportunità offerte dal digitale, sta stravolgendo le gerarchie di tutti i settori. Nessuno può concedersi il lusso di pensare di essere al “sicuro”, immune da attacchi rappresentati da nuovi modelli di business che possono, potenzialmente, rendere obsoleto un oliato modus operandi da un giorno all’altro.

 

“Disrupt or be disrupetd”

Può sembrare una sentenza uscita dalla bocca di Frank Underwood, ma sintetizza al meglio un concetto che dev’essere chiaro nella testa di tutte le persone al timone di un’azienda. Se non è la nostra organizzazione quella in grado di riscrivere le regole della competizione del settore in cui opera, quella che rivoluziona le modalità consuete di condurre il business, quella che non si limita al “abbiamo sempre fatto così” beh, stiamo pur certi che ci sarà qualcuno al posto nostro che lo farà. Con il rischio di perdere quote di mercato giorno dopo giorno, vedendo clienti che migrano verso i competitor e ricavi in discesa libera.

In conclusione, non importa se l’azienda in cui si opera è di piccole dimensioni o se è un colosso, non conta il settore in cui si è coinvolti. Tutti sono obbligati a ripensare ai modelli di business attuali e proporre metodi innovativi per presentarsi sul mercato e non rischiare di essere spazzati via dal nuovo Uber o dal prossimo AirBnb. Il futuro è già qui.

 
 
AUTORE

Alberto Casna

Animale sociale dal 1990. In fissa con e-commerce e retail management. Esploratore.
 
 

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