Si è da poco concluso uno degli eventi più attesi dell’anno, il Digital Design Days. La tre giorni non ha deluso le aspettative, sia per quanto riguarda l’affluenza, che per la qualità degli speech. Come nella precedente edizione, erano presenti numerosi relatori italiani e internazionali che hanno portato il loro know how, consigli e riflessioni. Gli interventi sono stati molto eterogenei, andando a toccare svariate tematiche.
Motion design, sound design, User Experience, E-commerce, VR, sono solo alcune della tematiche affrontante durante i numerosi interventi del #DDD2017.
Il design è sempre in movimento
Active Theory è una società di produzione e sviluppo creativo che è stata pluripremiata grazie a progetti come Pottermore, Halo 5 Visualizer, Google Racer, e Coca Cola FIFA Shoot out. Ha condiviso svariate case history, davvero molto interessanti. Progetti realizzati negli ultimi 10 anni, utilizzando differenti tecnologie. Da flash, all’html 5, al webGL. fino ad arrivare al webVR. Un’intervento davvero coinvolgente!
360 VR & social network
Molto affascinante lo speech tenuto da @dotlung dell’agenzia 360VR Barcelona. Il focus è stata la tecnologia 360VR, applicata ai social network, nei quali questo genere ti tecnologia sta avendo ottimi riscontri, sia per quanto riguarda l’interesse che per interazione da parte degli utenti. Lo speech si è concluso con un esperimento live molto divertente con volontari del pubblico.
Motion graphic esplosivo
Tavo è uno studio focalizzato su arte e creatività, con sede a Madrid. Sbalorditive le case history per clienti come Nike Fubiz o Axn. Motion graphic che uniscono una creatività eccezionale ad una realizzazione tecnica incredibile.
Alla scoperta del Sound Design
Speech interessante quello di EchoLab, azienda irlandese specializzata nel sound design e che vanta clienti come Nike, Google, Apple, Guinness, CocaCola, Samsung ecc..
In un contesto dove lo storytelling è predominante e dove il design è sempre più “Human Centered”, portano l’attenzione sul sound design e su come sia fondamentale per creare l’impatto emotivo indispensabile per raggiungere l’utente e creare una User Experience efficace.
Work less, work smart
Sul panorama italiano, mi ha colpito molto lo speech dell’azienda torinese “fightbeen”. Molto umili nell’approccio, quanto competenti e coinvolgenti.
Hanno condiviso la loro vision e la loro metodologia: un approccio molto familiare nel quale traspariva la coesione del loro Team. Davvero fantastico il loro side project “#likeapro”, ovvero una campagna contro la discriminazione di genere nello sport. Spettacolare per essere un side project!
Redesign di successo
Come non citare lo speech di Frog con il loro grido di battaglia “la forma segue l’emozione”. Molto interessanti le case study presentate. “Sensel Morph” un device che offre una nuova generazione di multi-touch device, il tutto basato su una nuova tecnologia “Pressure Grid technology”. Il progetto ha riscontrato un enorme successo e lo potete visionare e pre ordinare su kickstarted.
La seconda case study, illustrava il redesign dell’applicazione mobile di “Poste Italiane”. Con estremo orgoglio presentano e illustrano il lavoro svolto, che oltre a portare grossi miglioramenti dal punto di vista estetico, sigla una vittoria anche dal punto di vista funzionale, con un aumento del 50% di utenti attivi e passando da 3milioni di utenti precedenti al redesign, ad un totale di 5 milioni.
Personal Brand
Punto di vista utile ed interessante quello di Lorenzo Bocchi direttore creativo presso Friendly Agency, digital agency con sede a Sydney. Racconta la sua esperienza personale, che lo ha portato a raggiungere ottimi risultati a livello internazionale.
Tra le tematiche, l’importanza dei “side projects”, che nel suo caso specifico lo hanno portato ad ottenere una grande visibilità, un aumento della sua “digital reputation”, nuovi clienti, svariati awards ed una conseguente crescita professionale. Sottolinea l’importanza di darsi degli obiettivi e curare il proprio personal brand con cura e dedizione.
CONCLUSIONI
Questa seconda edizione del Digital Design Days, non ha deluso le aspettative anche se ho trovato leggermente sottotono il panorama italiano leggermente più debole rispetto al suo debutto del DDD dello scorso anno. Interessante il fatto che il consiglio comune condiviso in molti speech, sia stato quello di investire e credere molto nei “side project”, fondamentali per accrescere il know how aziendale, aumentare la propria visibilità, sperimentare nuove tecnologie e creare maggiore coesione nel team aziendale. Sicuramente consiglio la partecipazione alla prossima edizione.