HomeBlogNews ed eventiDove scarsità diventa sinonimo di rarità: Niccolò Calandri, fondatore di 3BEE, tra gli autori di KRANG 05

Dove scarsità diventa sinonimo di rarità: Niccolò Calandri, fondatore di 3BEE, tra gli autori di KRANG 05

Abbiamo conosciuto Niccolò a febbraio per chiedergli di salire a bordo del quinto numero di KRANG e affrontare il tema della scarsità, sicuramente a lui molto noto in quanto fondatore di 3Bee, climate tech company leader nella tutela della biodiversità con la tecnologia.

Coinvolgimento quasi scontato (forse nemmeno troppo), dato che la biodiversità sta trascorrendo negli ultimi decenni un periodo di grande mancanza di tutela, cura e attenzione, nonostante sia uno dei patrimoni più preziosi della natura, fondamentale per l’equilibrio dell’ecosistema terrestre e per la gestione delle risorse naturali.

L’incapacità di valorizzare l’ape come tassello fondamentale dell’ecosistema l’ha sminuita a produttore dolciario di dubbia utilità e commercialmente “sostituibile”: l’alternativa naturale allo zucchero per diete consapevoli e km 0, il paradosso di una filiera precaria“.


Niccolò in KRANG 05 ci fa capire qual è il nocciolo del problema. Gli abbiamo chiesto di aiutarci a capire meglio di cosa si occupa la sua azienda.

Ciao Niccolò, presentati e parlaci di te

Partendo dai miei studi, ho conseguito al Politecnico di Milano la laurea triennale in Ingegneria Biomedica e la laurea magistrale in Ingegneria Elettronica. Successivamente, ho ottenuto il Dottorato di Ricerca in Elettronica e fotoni quantici al Politecnico di Milano. Durante e dopo il Dottorato ho collaborato con importanti Istituti di Ricerca negli Stati Uniti, in particolare a Boston, quali MIT e NASA e con il CQC2T di Sidney.

3Bee è nata nel 2017 da un’idea mia e di Riccardo Balzaretti, co-fondatore: siamo amici di paese fin da bambini e, dopo una serie di esperienze all’estero, anche per Riccardo di Phd in biologia,  abbiamo deciso di tornare in Italia per fondare un’azienda che generasse un impatto concreto sull’ambiente. Ci siamo appassionati alle api e abbiamo iniziato ad occuparci dei primi alveari: prima di approcciarmi a questo nuovo progetto mi occupavo di elettronica quantistica, infatti 3Bee nasce dall’unione delle nostre capacità: da una parte le mie conoscenza ingegneristiche ci hanno permesso di sviluppare la tecnologia Hive-Tech, ma dall’altra questo è stato possibile grazie alle conoscenze biologiche di Riccardo, che ci hanno permesso di interpretare e comprendere i dati ricavati dal monitoraggio degli alveari e delle api.

In 3Bee sviluppate tecnologie per la tutela della biodiversità utilizzando l’ape come fondamentale bio-indicatore: raccontaci meglio cosa fate

3Bee è la climate tech company leader nella tutela della biodiversità, che connette la natura con la tecnologia.

Si stima che circa l’87,5% delle piante selvatiche a livello mondiale (parliamo di 308.000 specie) dipendono per la loro riproduzione dall’impollinazione animale. Inoltre, circa il 75% delle colture a scopo alimentare dipendono direttamente dall’instancabile lavoro di impollinazione delle api. Anche per questo, tramite la tecnologia associata alle iniziative di rigenerazione di 3Bee si crea un impatto concreto e monitorabile con l’obiettivo di avere dei concreti benefici sul nostro Pianeta che siano immediati e duraturi nel tempo.

La missione di 3Bee è proprio questa. Sviluppare, anche grazie al supporto di partner virtuosi, attraverso la creazione di tecnologie ed innovazioni in ambito ambientale, una mappatura della biodiversità in Europa e il primo indice di biodiversità certificato.

Quando ci siamo sentiti per il tuo contributo su KRANG era inizio anno, vuoi raccontarci di qualche nuovo progetto?

Abbiamo recentemente lanciato le Oasi della Biodiversità: aree circoscritte di veloce e rapida implementazione, comprensive di pascolo per impollinatori a fioriture scalari, rifugi per impollinatori e sostentamento per le colonie di api. Le Oasi della biodiversità di 3Bee svolgono un ruolo cruciale nel promuovere la conservazione, l’equilibrio ecologico e la resilienza degli ecosistemi: gli ettari rigenerati delle Oasi sono sottoposti a diretta misurazione con le tecnologie di 3Bee per l’intervento e miglioria costante dell’indice NDVI dell’area. Non solo Oasi ambientali ma spazi di aggregazione sociale, che fisicamente grazie ai percorsi di sensibilizzazione andranno a rafforzare la consapevolezza sul tema.

Ora il nostro obiettivo è passare da 123 a 10.000 Oasi della Biodiversità create entro due anni. Un obiettivo che possiamo raggiungere grazie all’impegno e al contributo dei nostri coltivatori di biodiversità, principalmente aziende agricole competenti nella cura e gestione di boschi nettariferi, ma anche di partner di ricerca e imprese che vogliono assumere un ruolo attivo nella salvaguardia della biodiversità.

Leggi l’articolo completo scritto da Niccolò nel quinto numero di KRANG

 
 
 
 

Vuoi scrivere per noi?

Contattaci per proporre un articolo o segnalarci un contenuto interessante.