Quando si parla di innovazione digitale le tematiche sono numerose; come affrontarle tutte e trarne il meglio?
Il Web Marketing Festival ci ha fornito delle linee guida, dando spazio alla comunicazione digitale e al suo ruolo nella società: dal mondo dei sordi, passando per il cyberbullismo arrivando fino all’intelligenza artificiale. Un’esplosione di argomenti ed esperienze sia ispirazionali che motivazionali.
Giorgio Soffiato e Alessandro Facco sono stati tra i protagonisti del Festival, trattando di Content Marketing e di Facebook Adv per il B2B.
Nello specifico Alessandro Facco ha dato voce all’advertising su Facebook per il settore B2B, ambito ancora poco praticato, ma che dà grandi risultati. Il punto di partenza è la definizione di obiettivi chiari e successivamente l’intercettazione del target servendosi di strumenti come il lookalike audience.
Dall’altro lato invece Giorgio Soffiato ha parlato di come creare contenuti di valore, ricordando di chiedersi “a che punto del funnel quel contenuto si inserisce?” Lo stesso contenuto può essere scritto sia sul blog che sul sito, ma il taglio dev’essere totalmente diverso.
Non si è parlato solo di Content Marketing e Facebook adv, durante gli speech sono emerse altre interessanti best practices:
- Imparare a prevedere il futuro: per poter prevedere i comportamenti degli utenti è importante capire il loro pensiero. Per farlo è necessario delineare delle user personas (clienti tipo), in modo da sintetizzarne tratti e problemi. Così è possibile costruire una User Experience di valore che guidi gli utenti all’interno del funnel
- Mettere al centro la persona: repetita iuvant, durante la definizione della strategia è cruciale porre in primo piano il cliente; in quest’ottica la best practice è interagire con i consumatori facendoli così diventare parte attiva del processo. In un futuro sempre più tecnologico e dove l’intelligenza artificiale conquisterà un ruolo fondamentale nelle attività quotidiane, non bisogna dimenticarsi del valore aggiunto creato dalle persone
- Porsi le domande giuste per definire i veri obiettivi: solo una volta definiti gli obiettivi è possibile identificare i kpi pertinenti, la tendenza è quella di guardare dei kpi standard, questi non sono altro che un dato privo di valore informativo
- Controllare i dati: monitorare i dati con periodicità permette di intervenire tempestivamente su possibili errori e aiuta a creare report pertinenti e puntuali; inoltre, al fine di una corretta interpretazione, è importante segnalare con delle note eventuali anomalie (come periodi di test)
- Fare tanti test: due test all’anno non sono sufficienti, per capire cosa davvero vuole il cliente finale è indispensabile provare senza la paura di sbagliare. Gli errori sono utili per capire quale direzione prendere
- L’importanza dei big data & small data: i big data permettono di stabilire un punto di partenza solido su cui costruire la propria analisi e mettere a punto la propria strategia. Però, nel momento in cui si vuol comprendere fino in fondo i bisogni dei propri clienti è necessario fare un passo in avanti e guardare il contesto da un punto di vista diverso, più empatico e umano. Questo è possibile attraverso gli small data, informazioni che permettono di vedere attraverso gli occhi del cliente. In altre parole, adesso è importante avere una buona dose di sensibilità nel proprio lavoro, armarsi di quella che viene chiamata intelligenza emotiva
- Call to action nel B2B: mai pesante, ricco di istruzioni e un richiamo continuo all’attenzione del lettore sono elementi necessari di un copy per una comunicazione chiara ed efficace.
Nonostante il Web Marketing Festival sia terminato, ci siamo portati a casa molti spunti di riflessione che arricchiscono il nostro bagaglio di performance, content, dev e strategy.