Il mobile payment, ovvero la possibilità di pagare con un semplice click del proprio cellulare, lentamente avanza. L’Italia su questo fronte è lontana anni luce dalle esperienze estere. In particolare dalla Corea del Sud e Giappone dove ormai il mobile payment è uno dei sistemi di pagamento più diffusi.
Di fatto, grazie alla tecnologia Nfc (Near Field Communication) basta avvicinare il cellulare a una cassa abilitata (Pos contactless) per effettuare il pagamento, ma cosa intendiamo esattamente con l’espressione Near Field Communication?
La traduzione italiana è “comunicazione in prossimità” ed infatti, per farla breve, la NFC altro non è che un tecnologia in grado di fornire connettività wireless a corto raggio fino ad un massimo di 10 cm.
Ancora sono pochi i negozi nelle grandi città che prevedono l’utilizzo di questa tecnologia. Come per tutte le innovazioni occorre del tempo per radicarsi. Il punto di partenza è piuttosto arduo, ma le stime sono incoraggianti. I progressi in soli due anni sono stati notevoli.
Secondo i dati dell’Osservatorio NFC & Mobile Payment del Politecnico di Milano a fine 2012 erano stati registrati circa 30.000 terminali Pos Nfc attivi rispetto ai 5.000 del 2011, mentre nel 2013 si sono superati i 170.000. Non pochi certo, ma ben lontani per sostenere una diffusione di massa del servizio. Quanto ai cellulari dotati di tecnologia Nfc nel 2012 ne sono stati venduti 2,5milioni ad oggi sono oltre 8 milioni, mentre le carte di pagamento contactless hanno raggiunto i 6 milioni.
Quindi, considerato l’incremento nell’arco di soli due anni, è facile pensare che il futuro sia nei pagamenti digitali. E, tra i pagamenti elettronici, acquisterà sempre più peso quello via cellulare.
Vodafone Italia ha compreso l’importanza di tale tendenza e dal 29 Aprile ha reso operativa la soluzione SmartPass NFC con cui gli utenti potranno effettuare un acquisto semplicemente avvicinando il telefono ad uno degli oltre 170 mila POS di nuova generazione già presenti sul mercato italiano e previsti in costante crescita. Per utilizzare la soluzione basta avere uno smartphone e una SIM dotati di tecnologia NFC.
Che dire quindi? Bisogna attendere e osservare l’evolversi del fenomeno. Se da un lato i consumatori si rivelano favorevoli ad un utilizzo frequente dei servizi di mobile payment, dall’altro i commercianti considerano l’accettazione dei pagamenti mobili come un vantaggio competitivo. Quindi i commercianti ancora riluttanti potrebbero presto vedere la non accettazione di questo tipo di pagamenti come un limite ed uno svantaggio.
Sembra quindi si tratti di una evoluzione inevitabile. Permane una certa confusione sul tema della sicurezza. La maggior parte delle persone riconosce l’accresciuta efficacia dei nuovi dispositivi impiegati, ma c’è ancora poca chiarezza sull’impatto che le tecnologie mobili potranno avere sui meccanismi destinati a prevenire le operazioni fraudolente o non autorizzate. Gli italiani per fama sono sempre stati i più diffidenti in Europa nei confronti della monetica e dei pagamenti digitali in genere.