Quest’anno ho partecipato al Buy Veneto, l’evento più importante per quanto riguarda il turismo nella nostra regione, perchè ci sono i tour operator da tutto il mondo che vengono a incontrare gli operatori locali.
Il Veneto è da alcuni anni al primo posto in Italia per quanto riguarda la presenza turistica.
Essendo la provincia di Rovigo all’interno di questo territorio, mi chiedo come mai questa grande opportunità economica non venga adeguatamente sfruttata.
In un momento di crisi come questo, dove il lavoro scarseggia, la nostra provincia ne risente pesantemente, molto più di altre zone.
CONSAPEVOLEZZA DELLE RISORSE
Nella provincia di Rovigo abbiamo il Delta del Po, un patrimonio inestimabile, che potrebbe attrarre un tipo di turismo sostenibile e potrebbe essere fonte di guadagno per molti operatori del settore. Non parlo di turismo di massa, solo di nicchie di turisti, che non vengono a rovinare l’ambiente, ma a portare un turismo di qualità.
Sono stati fatti molti passi avanti, ma la situazione è ancora in stallo.
Inoltre ci sono strutture, come un centro congressi nuovo, che non vengono sfruttate al massimo e potrebbero sicuramente essere fonte di lavoro anche fuori stagione.
CREARE SINERGIA
E’ vero che sono necessari grandi investimenti per ottenere buoni risultati, ma credo che qualche passo avanti si possa fare anche attraverso una buona strategia e la forza di volontà di creare sinergia tra operatori. Se tutti si mettessero in gioco per agire al meglio, creando perlomeno alcune opportunità di crescita allora forse si innescherebbe un meccanismo diverso. Se tutti cercassero di promuoversi usando le risorse disponibili sarebbe un’ altra realtà. Abbiamo dei musei molto importanti che vengono sottovalutati e non sono conosciuti dal grande pubblico.
Credo che almeno una discreta presenza di tutti questi luoghi, strutture pubbliche e private, on-line, nei social media darebbe sicuramente più visibilità. Invece sono presenti in molti casi solo siti internet obsoleti e inadeguati. Si può parlare di una piccolissima presenza nei social media. Tutto ciò si traduce in perdita di potenziali turisti.