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Tam Town: una città al tuo servizio

Recentemente ho avuto il piacere di intervistare Simone Graglia, giovane imprenditore di 24 anni, co-fondatore nonchè amministratore delegato di una start up nata all’interno dell’I3P (incubatore delle imprese innovative del Politecnico di Torino) che prende il nome di Tam Town. L’idea è interessante e tiene conto di come il fattore tempo sia diventato per tutti la risorsa più preziosa che si possa avere. Ma lascio immediatamente a Simone il compito di raccontarvi la sua avventura imprenditoriale.

Ciao Simone, puoi raccontarci in che modo è nata l’Idea di creare una start up quale Tam Town e in che cosa consiste?

L’idea di Tam Town nasce circa un anno fa, esattamente il 6 Dicembre 2011, quando io e dei miei amici ci siamo ritrovati ad avere bisogno di particolari competenze tecniche per realizzare il regalo di compleanno di un nostro caro amico. Insieme ai miei colleghi Giorgio Depaoli e Alberto Trivero ci siamo dunque domandati: se è vero che qualcuno là fuori con le competenze adeguate potrebbe risolvere il nostro problema in modo istantaneo, allora perchè non fare in modo che ciò avvenga veramente e per una massa significativa di persone?
Da questo episodio nasce la nostra Tam Town, www.tamtown.it, una piazza in cui il classico passaparola diventa virtuale e permette agli utenti di trovare in maniera rapida la soluzione ai loro bisogni giornalieri.
Si tratta in sostanza di un contenitore di attività che permette agli utenti di comunicare i loro bisogni e di trovare qualcuno, professionista o privato, che li soddisfi nei tempi richiesti.

Come mai avete scelto il nome Tam Town e cosa offre di più rispetto ai classici siti di annunci?

Con il logo TT abbiamo voluto far riferimento ai tetti delle case in città proprio perchè è lì che vogliamo concentrare i nostri sforzi per la fornitura del servizio. Tam Town ha un vantaggio competitivo rispetto a siti come Bakeka, Pagine Gialle e Studenti.it perchè è un sistema strutturato sulla personalizzazione e geolocalizzazione della domanda e dell’offerta. Ogni utente può inserire un range kilometrico entro il quale è disposto a fornire la propria prestazione e dall’altro lato limitare le fasce orarie di disponibilità.
A livello di struttura la piattaforma è costruita in modo molto preciso e puntuale cosicchè ciascun utente possa aprire un profilo in stile Facebook in cui inserire i propri dati e ricevere notifiche private con le offerte di preventivo per i servizi richiesti. Le categorie di lavoro sono ben 72, quindi l’offerta è molto ampia e variegata, così da poter rispondere alle diverse esigenze.
Più in generale è un sito che ha una funzione doppia: da un lato può avere un impatto sociale e dall’altro fornisce una risoluzione tecnica del problema quando si presenta.

Quanti sono gli utenti attualmente iscritti alla piattaforma, che tasso di convertion hanno e dove sono localizzati?

Gli utenti registrati sono 1500 con un tasso di conversione pari al 35%. Sono principalmente localizzati nella città di Torino dove la start up è nata e dove stiamo maggiormente concentrando gli sforzi in termini di promozione sia on che offline. Al momento abbiamo registrato anche una piccola percentuale di utenti localizzati su Milano, Roma e nel sud Italia.

Su Tam Town a offrire dei servizi non sono solo professionisti ma anche dei privati. Per questi ultimi è necessario possedere la partita iva?

Non molti sanno che in Italia vige una legge che regolamenta le “prestazioni occasionali”. Essa consiste nel concedere la possibilità di offrire servizi a pagamento lavorando non più di 30 giorni l’anno in modo non consecutivo e che abbiano un’ entrata massima pari a 5.000 euro. Ciò è interessante soprattutto per gli studenti che potrebbero così trovare una risorsa di sostentamento nel corso dei loro studi.

Quali sono le modalità di pagamento permesse?

Abbiamo voluto lasciare piena libertà, pertanto il pagamento è a discrezione del cliente che può anche utilizzare direttamente dei contanti. Questo punto è molto delicato visto che spesso nell’immaginario comune pagare con denaro in cash è sinonimo di transazione in nero.

Come avete sviluppato il vostro modello di business?

Abbiamo lavorato duramente per 9 mesi con lo scopo di realizzare l’attuale core tecnologico che risulta essere particolarmente complesso e abbiamo creato inizialmente una landing page investendo molto sulla realizzazione di video promozionali. Sul finire dell’estate il sito è stato lanciato e questo grazie al supporto consulenziale del politecnico di Torino che ha fornito contatti con avvocati, designers e giornalisti e dell’azienda Seri Group che, credendo nel progetto, ha deciso di investire su Tam Town.
Il modello di business scelto è quello del freemium caratterizzato da un servizio base gratuito e da uno premium a pagamento che incrementa la visibilità e fornisce una statistica dei prezzi medi per transazione. Le nuove funzionalità a pagamento non sono state ancora introdotte, ma contiamo di farlo al più presto non appena verrà raggiunta la massa critica necessaria.

Ci puoi dare qualche anticipazione sui passi che Tam Town farà nel prossimo futuro?
Abbiamo pianificato il lancio del servizio sulla città di Milano all’inizio del 2013. Inoltre è previsto il lancio di un’applicazione sia per ios che per android per poter accedere in modo rapido ed efficace alla piattaforma.

Cosa ti ha ispirato e da chi trai insegnamento giorno dopo giorno nel perseguimento dei tuoi progetti imprenditoriali?
Ho sempre voluto imparare dai migliori, quindi è a loro che mi ispiro, cerco di capire i loro errori e provo a trarre insegnamento da tutto ciò che hanno fatto di vincente. Ecco perchè tra i miei prossimi progetti c’è anche quello di fare una visita alla Silicon Valley. Fonte di ispirazione poi è la mia famiglia che, per tradizione, si è sempre impegnata nel campo dell’imprenditoria. In particolar modo mi rispecchio nella figura di mio padre, un modello per me perchè ha saputo investire con inteligenza e allo stesso tempo prendere i propri rischi.

Non mi resta che ringraziare Simone e fargli un grosso in bocca al lupo affinchè possa realizzare i propri sogni trovando il successo della sua Tam Town.
“Se è il tempo che manca ci sarà qualcuno pronto a mettersi in gioco per te!”
E voi che ne pensate?

 
 
AUTORE

Beatrice Fagotto

Laureata Magistrale in Marketing e Comunicazione amo il mondo del digitale, la tecnologia in tutte le sue declinazioni e i viaggi. Curiosa, positiva e organizzata cerco continuamente nuovi stimoli e sfide da affrontare. Scrivo prevalentemente di e-commerce, social e web marketing in relazione ad aziende di grandi dimensioni con un occhio di riguardo anche per le start up innovative.
 
 

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