Se volete spendere un pò meno con 8.000 dollari l’università del Wisconsin vi manda presso google 8 settimane, tutto spesato. Ma non mancano le possibilità in JPMorgan o NBC. Chi Sarà il prossimo? A onor del vero va detto che tutte queste iniziative nascondono finalità benefiche e di raccolta fondi ma il segnale è comunque significativo.
Attorno alla formazione e agli stage è nato un fiorente mercato che ha ben poco a che fare con l’inserimento nel mondo del lavoro, gli stage vengono oggi rinnovati di continuo e rappresentano una politica di lock-in delle imprese nei confronti dei dipendenti più vulnerabili e soprattutto giovani che, in queste situazioni, vengono sfruttati a basso costo con la giustificazione morale che al posto di riconoscere una paga si insegna allo stagista un mestiere. D’accordissimo con uno, anche due stage, diciamo 8 mesi in tutto per “capire come funziona” senza pesare su nessuno, è però necessario dare e avere in egual misura e dare onestamente un senso a questo strumento di ingresso nel mondo del lavoro.
Il placement è oggi una delle realtà più vive e complesse e le università non sempre aiutano nel rush finale della propria carriera scolastica, al momento di mettere la testa fuori, nel mondo del lavoro. Finiremo a pagare per fare lo stage?