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Open Source e PMI

Sull’ultimo numero di Jack, il mensile dedicato all’hi-tech, c’è un articolo degno di nota. Un confronto tra Google “Documenti e fogli di lavoro” e Microsoft “Office”, molto interessante che mi ha portato ad alcune riflessioni.

Grazie a Google “Documenti e fogli di lavoro” è possibile condividere in tempo reale con più persone uno steso foglio di lavoro, in modo assolutamente gratuito: l’unico requisito è avere un account di posta su Gmail.

La versione standard di Microsoft Office 2007 (548 €) non permette invece di lavorare a più mani sullo stesso foglio di lavoro, nello stesso istante.

Penso a una Pmi con budget limitato: programmi o servizi come questo, gratuiti e facilmente disponibili sono una risorsa che non può e non deve essere sottovalutata. È da un po’ che si parla della possibilità o meno di utilizzare programmi open-source o free anche in ambito lavorativo: dal mio punto di vista è davvero insensato non approfittarne.

Penso a Skype, con i suoi diversi plug-in studiati per il business, che di suo è una risorsa indubbiamente allettante, alla piattaforma Linux e ad Open Office, a Gimp (per la grafica) e a Google “Documenti e fogli di lavoro”. E di sicuro ci sono molte altre applicazioni/software/strumenti efficaci disponibili in rete.

Certo, le potenzialità di programmi quali Photoshop o Illustrator sono nettamente maggiori rispetto al Gimp, Open Office ha ancora qualche problema di compatibilità, ma nell’insieme è possibile configurare una piattaforma di lavoro efficace sfruttando le potenzialità che ci sono in rete, disponibili con un semplice download, e senza ledere diritto: il tutto nel massimo rispetto della legge.

L’aspetto più interessante non è tuttavia legato al risparmio ma all’interazione e comunicazione, al miglioramento di taluni processi che altrimenti, solamente via mail o via telefono, non potrebbero essere implementati (tra l’altro impiegando meno tempo). Immaginate una conference call con Skype, magari con web-cam per vedersi pure, discutendo di un progetto che tutti allo stesso istante possono visualizzare a schermo interagendo sullo stesso senza salvare, inoltrare, aprire, reinoltrare. Un bel passo avanti, un modo di lavorare migliore.

E per rendere più gradevole l’ambiente di lavoro niente di meglio che Last.fm in sottofondo, la web-radio che permette di scegliere il genere/gruppo musicale che vorremmo ascoltare.

Sì, è vero, gli strumenti da soli non bastano, ma questo è un altro discorso…

Fonti:

“è il match del secolo” Jack, nr81 Giugno/Luglio 2007, pg. 88-92.

Gianluca Marconato per Marketingarena

 

 
 
AUTORE

Gianluca Marconato

 
 

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