Se viaggiare fino a qualche decennio fa era considerato un lusso per pochi, per i cosiddetti “Millennials” non si tratta solo di un’esperienza assolutamente naturale ma di una vera e propria necessità.
Nell’era del digitale in cui ognuno di noi è una presenza social, oltre che una persona, veniamo letteralmente bombardati ogni giorno da post di amici e conoscenti sui viaggi: per lavoro, in paradisi tropicali, fuori porta. Viaggiare, per la nostra generazione, è chiaramente una priorità e le possibilità di visitare Paesi stranieri è del 23% superiore (fonte: huffingtonpost.com) rispetto ad altre fasce d’età.
Ad essere cambiata, tuttavia, non è solo la voglia di viaggiare e conoscere luoghi lontani ma anche la disponibilità economica: i Millenials vivono il momento del viaggio come un’occasione unica ed irripetibile e ciò li porta ad investire più budget rispetto ad un pubblico più anziano.
Travel e Millennials, insomma, sembrano essere un connubio vincente: ma quali sono le tipologie di viaggio che vanno per la maggiore?
Secondo Sarah Clark, Global GM a Topdeck Travel le vacanze più richieste sono:
Esperienze Culturali
Ebbene sì, i giovani, contrariamente a quanto si pensa, a vacanze all’insegna del puro divertimento sembrano preferire vacanze con una forte connotazione “esperenziale” che permetta loro di arricchirsi culturalmente e tornare a casa “più ricchi” nello spirito. Secondo uno studio di Topdeck Travel è l’86% degli utenti a preferire questa tipologia di vacanza, il restante ricerca ancora il divertimento e la trasgressione di mete come Ibiza e Mykonos o parentesi di puro shopping nelle capitali della moda.
Bleisure
Il segmento del turismo bleisure è un vero e proprio trend del settore. Il neologismo nasce dalla contrazione di due parole: business e leisure e identifica i viaggiatori d’affari che approfittano delle trasferte di lavoro per concedersi una pausa di relax.
Il confine tra ferie e lavoro sembra non essere più così marcato e l’esigenza di una breve parentesi per se stessi si fa sempre più viva: ad andare per la maggiore attività outdoor, escursioni alla scoperta del territorio e delle sue radici culturali e perché no, un po’ di svago notturno.
Travel Weekly ha studiato proprio l’ascesa di questo trend: come si può notare i risultati sono assolutamente in crescita
Gruppi di viaggio
Chi l’ha detto che viaggiare da soli è pericoloso? Lo studio di Topdeck Travel parla chiaro: il 37% dei Millennials ha intenzione di avventurarsi in un viaggio senza i soliti amici e famigliari. A prendere sempre più piede, i viaggi di gruppo che danno al viaggiatore la possibilità si esplorare con grande libertà le proprie mete preferite unendo, al contempo, la sicurezza dell’essere accompagnati durante buona parte dell’esperienza da altri viaggiatori e da un tour operator
Hostels
Come accennato sopra, i Millennials sono viaggiatori nati e non c’è da stupirsi se la voglia di vedere il mondo vada, in certi casi, di pari passo con la prenotazione di location più economiche come gli Hostels.
Vista l’enorme richiesta, gli Hostels, sono diventati luoghi sempre meno spartani: oltre a camere da condividere con altri ospiti anche camere singole, bagni privati, cinema, bar e in alcuni casi piscine così da garantire più comfort ai propri ospiti.
Un dato interessante riguarda, poi, le modalità di prenotazione: Think with Google ha pubblicato recentemente uno studio in cui ne analizza le peculiarità, vediamolo insieme.
Il primo dato ad emergere è l’importanza degli smartphone nelle prenotazioni dei Millennials: il 66% dei viaggiatori afferma di aver utilizzato uno smartphone per prenotare un volo mentre il 27% ha dichiarato di aver prenotato un soggiorno in strutture alberghiere da mobile.
Interessante anche il paragone rispetto ad un pubblico di viaggiatori più “anziani”: 2/3 dei MIllennials vivono cona assoluta naturalezza la prenotazione di un viaggio da mobile mentre solo 1/3 degli over 35 fa ricorso ad app e dispositivi mobile per pianificare le proprie vacanze.
Lo smartphone sembra essere insomma lo strumento preferito dai Millennials dalla fase di ricerca a quello di prenotazione: ad usare dispositivi mobile ben il 64% degli under 35.
Si tratta di dati importanti e di cui tener conto per offrire servizi sempre più consumer oriented ed esperienze di acquisto soddisfacenti.