🎶 Labbra rosso Coca Cola, dimmi un segreto all’orecchio stasera 🎶
C’è chi l’ha letta cantando e chi mente.
Sì, perché se siamo arrivati fino a giugno inoltrato chiedendoci quale sarebbe stato il tormentone dell’estate, è bastata la notizia della collaborazione tra Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti per farci capire che quella domanda avrebbe presto avuto una risposta. Oggi, a poche settimane dalla sua uscita, possiamo dire con assoluta certezza che il tormentone dell’estate è proprio “Mille”, che con il suo swing anni ’60 sta spopolando in tutte le radio e nello streaming musicale.
E non solo… “Mille”, infatti, si sta trasformando in un caso di marketing da manuale! Agli occhi di chi fa questo mestiere, infatti, è risultato chiaro fin da subito che nulla sia stato lasciato al caso in quella che è, a tutti gli effetti, un’operazione commerciale.
Gli ingredienti di questo cocktail esplosivo? Una parte di cobranding, due di product placement e una spruzzata di viralità. Vediamoli uno per uno.
Il cobranding
Fedez, Achille Lauro e Orietta Berti possono essere considerati, a tutti gli effetti, dei brand. E se pensiamo alla loro collaborazione musicale in questi termini, risulta evidente che si tratta di un’operazione di cobranding ben precisa ed orchestrata nei minimi dettagli.
Per prima cosa, si tratta di artisti che hanno pubblici simili ma non sovrapponibili e che comunque sono accomunati dallo stesso orientamento valoriale.
Da una parte c’è Fedez, che ormai è più business man che musicista, dall’altra Achille Lauro, con quell’aria da intellettuale maledetto, quell’aura di genio e sregolatezza che lo hanno reso un personaggio anomalo nel panorama musicale italiano, amato sia dal pubblico (prevalentemente giovane) sia dalla critica.
Nel mezzo c’è Orietta Berti, che può quasi essere vista come un caso di riposizionamento strategico fatto ad arte, iniziato a Sanremo con una serie di episodi diventati ben presto cult su un pubblico, quello che popola i social, che ne ha fatto un’icona contemporanea. Basti pensare ai suoi vestiti con le conchiglie, al tirapugni glam sulla mano che impugnava il microfono o alle “sviste” che l’hanno trasformata in un meme vivente, senza perdere il suo fascino intramontabile che aveva conquistato i nostri nonni qualche decennio fa.
Da questa collaborazione, escono tutti e tre rafforzati.
Il product placement
Non è certo la prima volta che una canzone cita un brand di successo nel ritornello. La storia della musica internazionale è piena di esempi di questo tipo: l’avevano fatto anche Chiara Ferragni e Baby K l’anno scorso con Pantene, ma non è nulla che non avesse già fatto Vasco Rossi negli anni ’80 sempre con la Coca Cola, nella sua famosissima “Bollicine”.
In questo caso, però, si fa un passo in più. Se quando è uscita la canzone si pensava semplicemente a una citazione, il lancio del video ha reso chiaro che, invece, si trattava di una collaborazione in piena regola, visto che mentre la Berti intona il ritornello a bordo piscina compaiono delle ragazze che bevono proprio la famosissima bevanda dalla ricetta segreta.
E non finisce qua: forse non tutti sanno che Coca Cola ha sfruttato il video per lanciare il redesign della sua iconica bottiglietta in vetro, in occasione della commercializzazione della Coca Cola Zero in quel formato. La collaborazione con il brand è stata esplicitata anche nelle stories di Instagram di Fedez e nella descrizione del video su Youtube.
Quello che ne esce è un product placement chiaro ma non urlato, una sponsorizzazione evidente ma non invadente.
La viralità
In pochi giorni “Mille” è diventata una delle canzoni più trasmesse dalla radio e, con più di 16 milioni di visualizzazioni in pochi giorni, è in cima alle classifiche di Youtube. Per non parlare degli streaming sulle varie piattaforme musicali online.
Ora che tutti ne canticchiano il ritornello, la canzone è diventata la base per centinaia di meme che stanno letteralmente spopolano sui social e per spassosissime parodie. Senza considerare la trovata del video tutorial in cui i tre musicisti insegnano a ballare la coreografia di “Mille”.
La musica
È chiaro che questo non sia il luogo in cui disquisire della qualità della musica o della levatura del testo, ma quello che è altrettanto palese è che questa sia una canzone scritta appositamente per fare successo (prendetevi il tempo per guardare questo video qui). Che poi questo successo stia diventando anche il traino per un’operazione di marketing, un dato di fatto.
Quello che è certo è che da questa collaborazione stanno uscendo tutti vincenti, comprese Coca Cola e la sua brand awareness in uno dei momenti dell’anno più caldi per le vendite e proprio nello stesso periodo in cui sta sponsorizzando gli Europei di calcio.
Da canzone dell’estate a caso di marketing, il passo è più breve di quanto si possa immaginare!