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IKEA e la comunicazione alternativa


Posto il fatto che senza dubbio la campagna di comunicazione di IKEA è data dal suo catalogo (stampato in copie maggiori della Bibbia,ricordiamo!), dobbiamo sottolineare come IKEA stia cambiando il suo approccio comunicativo mantenendo inalterato il proprio target giovane e pratico.
E allora largo spazio ad una comunicazione alternativa e sicuramente di maggior impatto:

Portogallo: centinaia di persone invitate a dormire davanti al nuovo punto vendita la notte prima della sua inaugurazione, per essere tra i primi ad entrarvi e quindi a ricevere in regalo alcuni prodotti. (Per incoraggiare l’afflusso di persone, e per rendere più comoda e piacevole l’attesa Ikea ha sparso centinaia di materassi di fronte all’ingresso, creando così un grande evento).
(E’ in dubbio la comodità e il buon gusto –io non avrei dormito per strada- ma il pensiero creativo è senza dubbio lodevole)Stazioni ferroviarie parigine: 39 materassi Ikea appesi al soffitto con impresso il messaggio: “ognuno ha diritto ad avere un buon materasso, senza doversi mettere sulla paglia”.(Azzeccato il luogo…)

Spagna: per pubblicizzare le coperte Ikea sono state create delle affissioni nelle pensiline delle fermate degli autobus raffiguranti una persona sdraiata nel letto, e con la carta un po’ stropicciata, simulando una coperta.
(Il target è ovviamente MOOOLTO popolare…)

Svezia: operazione di guerrilla :sono state ricoperte con stoffe elementi di arredo urbano ed altri oggetti in città, solitamente anonimi e grigi: “a little fabrics makes a big difference”, un po’ di stoffa fa una grande differenza, e così un sellino da bicicletta nero, una panchina ed un cestino si vestono di fiori e righe colorate, così come le tendine spente di un vagone del treno che si trasformano con tinte vivaci.

Italia: Ikea ha stupito Napoli nel 2004, arredando la città con riproduzioni giganti dei mobili Ikea più famosi per ricordare l’apertura del nuovo negozio (la stessa operazione è stata ripetuta poi a Genova, ed ancora a Milano durante lo scorso Salone del Mobile).(deturpante….ma sicuramente d’impatto, obiettivo riuscito)

Stati Uniti: Nel 2004 grandi etichette prezzi come affissioni, identiche a quelle utilizzate negli store, con appese a questi il mobile abbinato, ma in dimensioni reali. Un modo sicuramente immediato per porre l’attenzione sul prezzo vantaggioso dei prodotti Ikea.

Arizona: “Camera da letto mobile”, ovvero una vetrina tridimensionale che ospitava al suo interno una camera da letto arredata Ikea, trainata da un camion e resa quindi itinerante.

Internet: sito-vetrina per i guardaroba o spot virali decisamente divertenti e poco legati all’immagine della famiglia Ikea che siamo abituati a vedere sul catalogo, dove di certo non vedremo mai un bambino che gioca con un vibratore con lo scopo di invitare i genitori a mettere in ordine, tema su cui si basa, invece, proprio uno dei vari filmati.(immancabile la viralità)
Insomma la lezione pare buona, ricca, creativa e abbastanza audace da far parlare.

Uleriori immagini:
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Fonte: www.mymarketing.net

Ilaria Paparella per marketingarena
Brava Ikea!

 
 
AUTORE

Ilaria Paparella

 
 

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