HomeBlogMarketing e ComunicazioneI trend 2025 spiegati semplice. 

I trend 2025 spiegati semplice. 

A volte mi piace pensare al marketing come a un amico tanto affascinante quanto caotico, quell’amico sempre pronto a sorprenderti con cambiamenti improvvisi e fasi di vita pazze. Il marketing è un amico a cui voglio bene e che continuerò sempre a cercare di capire. Perché si sa, “alle scale piace cambiare” disse il nostro prefetto preferito, e così anche ai social, alla comunicazione e alle strategie di marketing.

Veniamo a noi: quali sono i principali trend di marketing e comunicazione del 2025? Ecco in un mondo sempre complesso e ricco di cambiamenti, io amo le cose semplici, i punti elenco. 

 

  • Podcast

C’è chi li ama, c’è chi li odia ma venendo ai dati direi che i primi stanno avendo la meglio. Secondo una ricerca di GWI, infatti, i podcast stanno scalando la classifica dei tipi di contenuti audio più amati dalle persone tra i 16 e 64 anni: per la prima volta gli utenti preferiscono i podcast alla radio, rendendo questa tipologia di contenuto una vera opportunità per i brand. 

Il Podcast advertising risulterà quindi un touchpoint rilevante per far scoprire i propri prodotti: rispetto al 2021, la percentuale di ragazzi della Gen Z che ha scoperto nuovi prodotti mentre ascoltava i podcast è aumentata dell’8%. Quindi sì i giovani non guardano la tv, ma ascoltano i podcast, e gli annunci nel mezzo. 

Fonte: GWI – Connecting the Dots

  • La tendenza del disordine creativo

Se fino ad oggi vigeva la regola non scritta, o forse scritta fin troppo, della “coerenza”, magnifica e monumentale, dal 2025 sembra emergere un trend che si oppone, almeno in parte, a questo principio: il nuovo disordine creativo

 

Secondo la “Hootsuite Social Media Trends 2025 Survey”, i team Social stanno progressivamente allargando i confini della coerenza verso strategie di comunicazione più ingaggianti per il pubblico. In un contesto social sempre più competitivo e ricco di intrattenimento, è difficile infatti emergere se la coerenza della comunicazione del brand impone vincoli troppo stretti, come il codici colore dell’azzurro o l’uso di emoji. Si tratta forse di abbandonare la coerenza? Direi di no ma abbiamo vinto la riflessione dell’anno.

  • Abbiamo il video anche nel 2025? Spoiler: Sì.

Il video è ormai il passato, il presente e il futuro di ogni strategia di comunicazione social, talmente essenziale che diventa fondamentale pensare a nuovi modi per creare video più rapidamente. 3 statistiche ci ricordano perché questo formato non può essere abbandonato: 

  • Nel 2022 i video hanno rappresentato l’82% di tutto il traffico internet.
  • Oltre 2,6 miliardi di persone nel mondo utilizzano YouTube ogni mese.
  • Gli spettatori conservano il 95% di un messaggio quando lo ricevono da un video (contro il 10% del testo).

 

I video ormai più che un trend sono un must per ogni strategia di comunicazione: nel 2025 vedremo maggiore storytelling e serie di video interconnesse, vedremo contenuti sempre più professionali e di qualità (quasi cinematografici) alternati a contenuti generati dall’AI, vedremo video brevi strettamente collegati a video lunghi, ma quello che sicuramente non vedremo è la scomparsa di questo formato. 

Fonte: Synthesia

  • L’AI Generativa

L’intelligenza artificiale generativa ha ufficialmente superato il periodo di prova ed è ora una risorsa imprescindibile per i social media manager. Se lo scorso anno gli esperimenti con strumenti come ChatGPT erano solo agli inizi e limitati a poche aziende, oggi il panorama è radicalmente cambiato. Secondo la “Hootsuite Social Media Trends 2025 Survey”, il 69% dei marketer riconosce nell’AI una fonte di nuove opportunità lavorative, con un impiego di strumenti AI generativi che ha visto una netta accelerazione nel 2024.

La crescita nell’uso dell’AI è spinta dalla continua e insaziabile richiesta di contenuti sui social media. Ricerche condotte da Hootsuite e Critical Truth suggeriscono che i brand dovrebbero produrre un volume considerevole di contenuti attraverso diverse piattaforme, una quantità di lavoro imponente che ora vede l’AI come un assistente indispensabile. Ma l’adozione dell’AI non si limita alla produzione di contenuti; è salita di livello fino a diventare parte integrante della strategia social: l’AI è diventata più di un semplice strumento di efficienza: è un partner strategico che i marketer non sapevano di necessitare.

 
 
AUTORE

Martina Rusca

Da sempre si definisce una persona curiosa, solare e semplice. Oltre ai cioccolatini, ai gatti e alle serie tv, ama il marketing in ogni suo aspetto. Una buona strategia la illumina, una buona esecuzione la fa sentire completa.
 
 

Vuoi scrivere per noi?

Contattaci per proporre un articolo o segnalarci un contenuto interessante.