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Google Glass 2.0: quattro occhi non bastano più

Se siete stati adolescenti occhialuti prima che la moda hipster facesse degli occhiali da vista un accessorio irrinunciabile, sicuramente vi siete sentiti chiamare almeno una volta, magari non necessariamente come offesa, ‘quattr’occhi’. In ogni caso, sono ben lontani i tempi in cui i ragazzi perdevano la vista, decimo dopo decimo, solo per non farsi vedere con gli occhiali dai coetanei! Ormai sono diventati una vera e propria tendenza nel mondo della moda e il grande G ha colto al volo l’occasione per brevettare una nuova tecnologia che cavalcasse quest’onda.

Mi riferisco ai Google Glass (GG), di cui sicuramente avrete già sentito parlare e a due importanti innovazioni introdotte da Google nella versione 2.0.

Anche per i quattrocchi

La versione attualmente prodotta non si può indossare se già si portano occhiali correttivi. Ma recentemente Mary Lou Jepsen, capo della divisione display in Google, ha spiegato che stanno dando vita ad una nuova versione hardware per integrare i GG con l’occhiale da vista tradizionale o da sole. La nuova versione sarà integrata anche con auricolari mono, migliorando le prestazioni del primo modello. A questo punto non si sarà più ‘solo’ dei quattr’occhi ma avremo a disposizione un’infinità di occhi!

Pagare la spesa

L’ultima novità in campo Google Glass è l’integrazione con un’app progettata da RedBottle Design che permetterà ai consumatori di fare la spesa pagando con i Bitcoin. Gli occhiali fungeranno da scan per il codice a barre dei prodotti che verranno sommati in una lista della spesa virtuale saldata con i bitcoin invece che con i tradizionali metodi di pagamento.

 

Insomma futuristicamente parlando, i Google Glass e tutti i successivi weareable computer, potrebbero permetterci di alleggerire notevolmente borse e tasche dal peso di un sacco di strumenti, racchiudendo in essi tutto il necessario per qualsiasi evenienza. Anche smartphone e tablet sembrano un inutile ingombro paragonato alla semplicità di un paio di occhiali tuttofare dal peso di 43 grammi. Ma quando si ragiona in termini teorici tutto sembra funzionare alla grande! E se anche i 2000 Explorer che hanno provato in anteprima i GG sembrano confermarci il successo del gioiellino di Google, vedremo cosa ne penserà il consumatore medio, che forse non è così disposto a parlare da solo per attivare una funzione vocalmente mentre aspetta il treno, in fila in banca, per negozi o magari in biblioteca.

 

Aspettando la diffusine di massa vi lasciamo con un’anteprima del mondo visto tramite i Google Glass

 
 
AUTORE

Ilaria Sofia Ragona

Universitaria appassionata di marketing, social media e pubblicità. Ho una doppia vita: di giorno studio Strategie di Comunicazione a Padova e di notte faccio la community manager. Sono curiosa e non riesco a fare a meno di cimentarmi in nuove imprese e avventure. Adoro la musica, i cardigan colorati e le conferenze di settore.
 
 

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