TikTok: il best of!
TikTok è stato il social più cool del 2021 e questo non cambierà nemmeno nel 2022.
Con oltre 1 miliardo di utenti attivi mensili, TikTok è uno spazio per chiunque. L’atmosfera che si respira su TikTok è dinamica e accattivante, meno “filtrata” rispetto a quella di altri social. Ma in fin dei conti parliamo di un social completamente diverso, che sfrutta contenuti video, a differenza dei precursori, che presentano una varietà di formati.
Alcuni marchi d’oltremare, che come spesso accade si mostrano pionieri dei trend, sono passati a TikTok e sono stati in grado di attingere al lato divertente, bizzarro e audace della piattaforma. The Washington Post o Starface (che per chi non lo sapesse è quello degli adesivi a forma di stellina che combattono l’acne) han fatto da padroni.
E ovviamente non possiamo dimenticare l’italianissima Galleria degli Uffizi e il divertente lavoro fatto sfruttando magnifiche opere d’arte.
Per non parlare poi di brand super conosciuti, come Duolingo o ChupaChups, il contenuto TikTok è molto diverso da quello che viene pubblicato dagli stessi, su altre piattaforme e profili proprietari.
Alcuni hanno quindi trovato e afferrato la giusta strategia TikTok, incorporando suoni di tendenza e abbinandovi la propria mascotte, oppure, hanno optato per un qualcosa di assurdamente distante dai loro canoni classici, riuscendo al meglio.
L’esito social? Milioni di visualizzazioni e migliaia di commenti, regolarmente.
Così funziona chi va “in trend” su TikTok.
Con TikTok, i marchi possono essere più casual e sperimentali, cosa che i big del settore confermano, dicendo che diventerà ancora più evidente durante il 2022. Con il 60% degli utenti di TikTok che sono Gen Z (i trend setter per eccellenza), si prevede che ancora più brand cercheranno, infatti, di attingere a questo mercato.
I social media sono in effetti un po’ come il selvaggio west: sono ampi e in continua evoluzione. Ogni nuova funzionalità permette di analizzare la reazione del pubblico e capire cosa funziona veramente e cosa invece è solo un flop. Senza possibilità di scampo.
E di TikTok che sbarca in tv, ne vogliamo parlare?
TikTok in America ha mosso i primi passi per entrare in un nuovo schermo, lo schermo TV, lanciando e integrando una nuova app chiamata “TikTok TV” prima con Amazon Fire TV e poi con Google TV e altri dispositivi con sistema operativo Android TV, Smart TV LG e Smart TV Samsung.
Di qualche giorno fa anche la notizia di un altro fronte in quella strategia: TikTok ha siglato una partnership con Atmosphere, la startup che fornisce contenuti video in streaming con licenza e curati per luoghi commerciali come Westin, Taco Bell e Texas Roadhouse, oltre a studi medici, palestre e altri luoghi in cui le persone trascorrono il tempo libero.
Inizialmente, la partnership vedrà Atmosphere sviluppare un nuovo canale sulla sua piattaforma dedicato esclusivamente ai video originali di TikTok. Sarà la prima volta che i contenuti di TikTok verranno utilizzati per un servizio video fuori da casa (e dallo smartphone).
Atmosphere ha utilizzato l’evento tecnologico CES per annunciare una serie di importanti traguardi. Ha rivelato, ad esempio, di aver raccolto 100 milioni di dollari grazie alla crescita molto forte dell’ultimo anno: ha raddoppiato il numero di sedi che utilizzano i suoi servizi di streaming supportati da pubblicità a 19.000, coprendo circa 20 milioni di utenti unici mensili. Questo è un chiaro indicatore di cosa potrebbe essere generato anche in “altri lidi”.
Sebbene Atmosphere riutilizzi già i contenuti di piattaforme come YouTube nei canali che crea, questo sarà il primo canale dell’azienda dedicato a un singolo marchio di social media. Leo Resig, co-fondatore e CEO di Atmosphere, ha affermato che la sua azienda e TikTok hanno lavorato a questo accordo e a come sarebbe stato il canale da qui a otto mesi ma a noi comuni mortali non è ancora dato sapere in dettaglio.
Nello specifico, comunque, TikTok ha confermato a TechCrunch (il quotidiano online sulle innovazioni tecnologiche) che la partnership con Atmosphere non è una riproposizione di TikTok TV, come viene chiamata l’app TV di TikTok incentrata sui consumatori. È, invece, un esempio di come si sta diversificando nel modo con cui riesce a raggiungere nuovi segmenti di pubblico e di come riesce a integrare la pubblicità e gli altri modelli di entrate nella sua app principale.
In questo caso e nella fase iniziale, un team di persone di Atmosphere avrà accesso a una libreria di contenuti di TikTok, da cui selezionerà i video che ritengono potrebbero funzionare bene su un canale Atmosphere. Il team si connetterà quindi con il singolo creatore per ottenere l’approvazione per l’utilizzo del video e per capire come accreditare tale creatore.
Atmosphere, inoltre, eliminerà l’audio, sovrapponendolo con il proprio audio opzionale (o nessuno: molti dei locali che sono clienti di Atmosphere utilizzano il servizio in modalità silenziosa per impostazione predefinita), aggiungendo le proprie didascalie e raccogliendo tutto nel proprio flusso video.
E i ricavi da dove arriveranno?
I dettagli finanziari non vengono divulgati, ma in generale sembra che Atmosphere ricavi come “da tradizione”, le proprie entrate dalla pubblicità che gestisce insieme al contenuto. Mentre i creatori stessi, almeno per ora, non sembra verranno pagati (ma qui ci limitiamo ad azzardare che la situazione non rimarrà immutata a lungo).
Per di più, l’accordo commerciale tra TikTok e Atmosphere è che entrambi pubblicheranno annunci nel canale.
Quindi che cosa ci sarà nel futuro di TikTok?
Con questa prima incursione nel mondo delle partnership con una società di social media per portare contenuti dalla piattaforma ad Atmosphere, TikTok è una sorta di bersaglio. TikTok era già alla ricerca di maggiori opportunità per espandersi su una più ampia varietà di schermi (e in particolare sugli schermi TV). Ciò, dovrebbe regalare al social l’opportunità di riproporre e dare nuova vita al suo catalogo di video, che potrebbero non essere più selezionati per la visualizzazione, tramite gli algoritmi, esclusivamente sull’app principale di TikTok.
Inoltre, il social aveva già alcuni parallelismi con Atmosphere in termini di come vengono utilizzati i due, a partire dal consumo audio.
Leo Resig, ha dichiarato a TechCrunch che oltre il 99% dei suoi clienti stava già trasmettendo in streaming i suoi servizi con l’audio disattivato, il che ha portato l’azienda a creare più contenuti con l’audio rimosso del tutto. TikTok, guarda caso, ha anche un pubblico che consuma video sulla sua piattaforma con l’audio disattivato, tanto da costruire la propria tecnologia di sottotitoli per consentire ai creatori sulla piattaforma di aggiungere le proprie parole come grafica o utilizzare l’AI di TikTok stesso, per farlo per loro.
Un’opzione futura potrebbe essere anche quella che vede i creatori iniziare a creare contenuti specifici per la TV, anziché per i formati mobili. Questo avrebbe un senso, considerando quanti video appaiono ora in formati scomodi (formato verticale), che richiedono ampie aree di sfocatura o riempimento, su entrambi i lati della schermata per riempire lo spazio dello schermo TV che si sviluppa da sempre in orizzontale.
“I creatori creeranno contenuti specifici per le attività televisive di TikTok in futuro? Assolutamente”, ha predetto il Resig. “Una volta diventata onnipresente, coloro che creano contenuti vedranno valore nell’app nativa e, separatamente, nel formato TV”.
“Alla fine, sai che ce l’hai fatta quando le persone creano contenuti specifici per quella piattaforma”.
Insomma, se in America la situazione è questa quanto ci vorrà perché il cambiamento faccia capolino anche in Italia? Forse nel 2022 troveremo una risposta:)