Gattini, neonati e nonne superstar
Se il feed di TikTok ti sembra una versione smart della domenica pomeriggio a casa di tua zia Carmela, tranquillo: non sei impazzito, sta succedendo davvero. I trend ora includono gattini che ti fissano con occhi lucidi, neonati paffutelli che fanno smorfie e nonne che sparano battute meglio di una qualsiasi serata di stand-up comedy. Insomma, TikTok sembra aver pescato a piene mani dal manuale di Facebook: mancano solo le GIF del buongiorno per completare il quadro.
Nonostante la piattaforma resti giovane, con il 71% degli utenti globali tra i 18 e i 34 anni, c’è un’ondata di adulti che sta colonizzando TikTok con video di gag irriverenti e consigli per un bucato impeccabile. E diciamolo: ci stanno prendendo gusto (e forse un po’ anche noi).
Boom(er) di TikTok: quando la viralità non ha età
La vera magia accade così: tua nonna spara una battuta epica, tu la filmi di nascosto (facciamo finta che non fosse tutto calcolato), carichi il video e BOOM: virale. E proprio in quel momento scopri che tua nonna può diventare la nuova regina dei social, altro che Barbara d’Urso!
Su TikTok, infatti, abbondano account di nonni iconici come @nonnaluigina o il papà di @rimoldigno, che conquistano milioni di visualizzazioni e ci regalano risate, gioia e un pizzico di nostalgia.
Ma perché funziona così bene? Facile: siamo un popolo ironico, e ci divertiamo un mondo a vedere i nostri nonni e genitori alle prese con TikTok. Ci fanno ridere le emoji che usano a caso (sempre quella melanzana di troppo), i tentativi di capire cosa significhino parole come cringe o chill, e i filtri assurdi che scelgono pensando di sembrare più giovani. E poi, ovviamente, ci sono i gattini. Ah, quei gattini!
Lo so bene, perché ci sono cascata anche io. La mia gatta Elodie, che ho adottato di recente (sì, il clichè dei 30 anni suonati), ha già un profilo TikTok con più like di quanti io ne abbia mai raccolti con i miei seri tentativi. Il segreto? Quel musetto irresistibile che conquista tutti. Così, continuo a postare video di lei mentre mangia, dorme, o “finge” di ignorarmi. Perché su TikTok, diciamolo, c’è spazio per tutti: nonni, genitori, e pure per i nostri adorabili amici pelosi.
@nonnaluigina È tornato a casa 21/10/24 🫶🏻 ora inizia il bello tanti mesi insieme tutti i giorni son contenta
♬ Il filo rosso fuori ad ottobre – dailyalfaadff
@lacasadimattia Metodo semplice e che non va a interferire sul funzionamento dell’asciugatrice #neiperte #virale #imparacontiktok #asciugatrice #bucato ♬ Spongebob Tomfoolery – Dante9k Remix – David Snell
TikTok: dove sta andando la Gen Z?
Con l’invasione boomer su TikTok, la Gen Z sta già cercando nuovi rifugi digitali più tranquilli? Non lo so, ma dopotutto, credo che nessuno voglia condividere un social con il papà che si cimenta in una coreografia di Jerusalema o la mamma che svela il magico potere del bicarbonato per sbiancare il bucato.
TikTok, un tempo tempio sacro di balletti sincronizzati e trend esclusivi, si è trasformato in un campo intergenerazionale. Tradotto: la Gen Z si sente sempre più fuori luogo nel vedere lo zio caricare un video fit check con il filtro glitter? Staremo a vedere. E mentre loro migreranno, forse, verso app che promettono autenticità e un pizzico di esclusività, noi restiamo fedeli al feed, tra gatti che miagolano a tempo e tutorial sul bucato perfetto, chiedendoci: “Aspetta un attimo, quando è successo che siamo diventati vecchi?”
Gli adulti conquistano il feed (e i brand)
La “boomerizzazione” di TikTok potrebbe sembrare un disastro per la Gen Z, ma per i brand è una miniera d’oro. Gli adulti, infatti, non solo portano con sé un potere d’acquisto, ma hanno anche un coraggio social: zero vergogna e massima spontaneità. Investire su di loro significa parlare a un pubblico che non ha paura di cliccare “acquista” e, sorprendentemente, ama farlo con molta facilità. E ammettiamolo, i video dei boomer ci piacciono perché, in fondo, ci rappresentano più di quanto vorremmo ammettere.
Tra gattini, tutorial sul bucato e qualche risata, TikTok sta diventando un melting pot generazionale. Certo, magari è un po’ cringe, ma alla fine della giornata, chi se ne importa?
La vita è già abbastanza complicata: tanto vale scrollare con leggerezza.