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Come parlare al tuo capo dopo l’ennesimo fallimento

Oramai spopolano startup e liberi professionisti, tutti vogliono essere leader di sé stessi, ma c’è ancora qualcuno che lavora con l’alito sul collo del proprio boss e non sono pochi. Le imprese vogliono essere innovative e incoraggiano i dipendenti a prendere decisioni rischiose, ma che possano portare buoni frutti: vi è mai capitato di intraprendere un progetto, fallire e poi non sapere più come comportarvi col vostro capo per rimediare? Forse non tutto è perduto, il buon senso ci può venire in aiuto per trovare una soluzione.

Il primo passo da compiere è quello di studiare il risultato ottenuto e comprendere nei minimi dettagli perché non abbiamo ottenuto dal nostro progetto quello che ci aspettavamo. Questo è necessario farlo dal punto di vista più spassionato e disinteressato possibile, in modo da essere completamente obiettivi nel giudizio.

Dopo aver fatto un’analisi completa, è necessario parlarne col vostro capo ed esporgli tutte le vostre conclusioni: ricordate, in questa conversazione il vostro atteggiamento sarà l’arma più importante che avrete, ma sappiate che è un’arma a doppio taglio, perché un tono aggressivo, o troppo difensivo, potrebbe rovinare invece che migliorare la vostra reputazione!

Durante questa conversazione ( se ne dovesse bastare una):

  1.  Siate completamente sinceri se potete, non nascondete nulla di quello che è successo. In modo da rendere il vostro capo consapevole di ciò che avete fatto e di come sono andate le cose, essere reticenti potrebbe portarlo a chiedersi se le cose non siano peggio di come appaiano.
  2. Ricordate di dire ciò che avete imparato da questa batosta e di come siate pronti a ripartire. Perché poi non chiedere qualche consiglio al vostro capo? Lui avrà già vissuto situazioni del genere e potrebbe aiutarvi a riprendere il lavoro nella giusta direzione.
  3. Prendetevi la vostra responsabilità. In questo ipotetico colloquio non date la colpa a fattori esterni o peggio, a colleghi, ma abbiate un atteggiamento responsabile, anche se ciò significa deglutire un grosso rospo, che potrebbe risultarvi un po’ indigesto. Questo farà capire al vostro capo che siete persone responsabili e coraggiose.
  4. Scusatevi. Se il vostro errore dovesse aver danneggiato clienti o colleghi, scusatevi personalmente con loro, chiedete consiglio e siate disposti a rimediare in qualsiasi modo al danno causato.
  5. Cercate una soluzione. Sembra scontato? Non lo è. Soprattutto se il progetto è stato affidato a qualcun altro, dovrete cercare di mettere da parte l’orgoglio e offrirvi di aiutare il nuovo leader del progetto.
  6. Condividete ciò che avete imparato. L’ultimo passo è proprio questo, utilissimo ad evitare che altri commettano lo stesso errore. Scrivete un bel post sull’esperienza vissuta e chiedete di pubblicarlo sul blog dell’impresa. Potreste anche fare la bella figura di chi è pronto a rischiare per ottenere grandi risultati, ma che non si lascia abbattere da risultati non desiderati.

Fatto questo è il momento di chiudere la porta all’errore e andare avanti! Un piccolo errore non definisce chi sei veramente e se prenderai il tuo fallimento con umiltà e responsabilità, le persone si ricorderanno di voi.
Tu hai mai commesso qualche errore in azienda? Come hai reagito? E come ti sei comportato col tuo capo?

 
 
AUTORE

Alessandro Giampietro

Scopro, alla tenera età di 20 anni, l’esistenza dei social media, delle startup e di quante genialate la gente si riesce ad inventare. Siccome la fantasia non è il mio forte, decido di raccontare cosa nasce dalla mente delle altre persone e di come mettono in pratica le loro intuizioni. Mi piace raccontare storie di uomini, donne, luoghi ed idee.
 
 

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