Il tema della gestione della reputazione è senza dubbio sempre più caldo, lo abbiamo visto con il caso Patrizia Pepe ma ci è stato detto anche al WAS 2011.
Caso Patrizia Pepe – analisi brand reputation
Si tratta di un’analisi gratuita (+) ma non approfondita (-), uno sforzo che richiede 1 ora netta e che probabilmente ogni marketing manager dovrebbe fare di tanto in tanto. Questo esercizio di stile mi ha insegnato almeno 3 cose:
- Il brand Patrizia Pepe non esce troppo danneggiato dal tumulto: il buzz scatenato in rete e anche il servizio delle Iene puntano su un problema di certo serio ma la gestione della crisi da parte del brand ha generato una case history che ha spostato l’attenzione proprio sulla gestione del problema, onestamente quanto si è parlato della modella e quanto invece della brand reputation?
- Gli strumenti gratuiti di brand reputation analysis spesso arrancano: è stato divertente ma non banale “costruire” queste chart, se notate infatti rispetto al file originale gli strumenti che si sono rivelati utili sono molti meno di quelli tracciati “sulla carta”, ed anche le keyword sono state “orientate” al problema (caso patrizia pepe, patrizia pepe iene) mentre la key pura di brand “patrizia pepe” sembra navigare già in acque serene.
- La rete non dimentica: siamo tutti (chi più chi meno) a caccia di case history, Patrizia Pepe è stato uno dei casi più citati anche al già nominato WAS, la rete non dimenticherà, ma non è detto che questo sia un male per il brand..
E per il marketing? Stamattina ho imparato che con pochi tools gratuiti si può sapere come sta un’azienda, ed è meglio sviluppare queste analisi internamente per “tastare il polso” a chi parla di noi. Spero sinceramente che questo documento possa integrare la lista “we listen to” del brand, dopo tutto visto il traffico e gli argomenti che ha regalato alla mktg-blogosfera, forse siamo noi a dovergli un risarcimento.. Buona Pasqua