Per riuscire a scrivere nuovi capitoli dell’economia globale, è necessario puntare sull’innovazione e sulla ricerca di essa.
Quando si parla di innovazione, il pensiero sfugge all’estero, esce dai confini nazionali, per atterrare negli US, nella Silicon Valley, quella che è diventata un po’ il luogo simbolo dell’innovazione ed evoluzione digitale.
Lì hanno la propria sede molte tra le maggiori aziende al mondo, da Google ad Apple, da Intel a Facebook, e quindi è naturale che ci sia una forte attrazione per brillanti cervelli e potenziali creatori di nuove e rivoluzionarie start-up.
L’unico problema però, è che essendo negli US, anche per poter risiedere nella Silicon Valley occorre un permesso apposito, nominato Visa, indispensabile per chi voglia soggiornare all’interno degli Stati Uniti d’America.
L’innovazione si sa, nasce molto spesso dall’incrocio di pensieri, di idee, di culture e di nazionalità diverse, e questo iter burocratico può essere interpretato come un ostacolo a ciò.
Con tutte queste premesse dunque, è nato Blueseed, un incubatore di startup che ha una caratteristica del tutto fuori dal comune: è realizzato su una nave che naviga in acque internazionali a 12 miglia di distanza dalla Silicon Valley, fuori dunque dalla giurisdizione degli US, ma abbastanza vicino per respirare l’ispirazione e cogliere le sinergie della Silicon Valley.
Definita la “Googleplex of the sea”, questa nave si propone come un vero e proprio spazio in cui poter creare, ideare e coltivare le proprie idee, farle crescere e maturare per poi vederle diventare realtà globali di successo.
Per quanto inerente i costi, l’incubatore propone tariffe su misura per le esigenze di ogni teamwork, e pare che il prezzo medio per occupare un singolo spazio vita sia intorno ai 1.600 dollari al mese!
Sicuramente un sogno per chiunque ama la tecnologia, l’innovazione e l’unione di idee e culture differenti, un modo alternativo per poter creare, sviluppare, fare business, continuando a navigare tutto il giorno, non solo online!