Personale traduzione ed integrazione del post apparso su Mashable il 21 giugno scorso.
L’accezione “Mobile Marketing” è sempre stata riferita a tutte le attività di marketing implementabili su piattaforme mobili…ergo, Signori miei, per il tempo che fu, volgari cellulari! Ma da qualche anno non è più così; precisamente da quando i nostri cari vecchi cellulari si sono evoluti in smartphone e da quando circolano indisturbati per le vie delle nostre città gli amici iPad e tablets di ogni genere, in compagnia dei simpatici iPod…tutti alla costante ricerca di una connessione wi-fi libera!
Oggi, grazie a questi gioiellini (…per alcuni, oggetti diabolici per altri) la tua campagna di marketing potrebbe essere compressa e conficcata in una app per smartphone, in un QR code, in un link Facebook oppure…perché no? In una combinazione di queste tre magiche cose!
Man mano che la definizione di “mobile” evolve, i marketers hanno l’opportunità di esplorare e sperimentare le proprie idee in queste nuove aree ancora vergini, per le quali non esiste un bel manuale preconfezionato delle istruzioni. A causa della natura fluida ed indefinita della tecnologia, non ci sono davvero limiti alle idee.
Certo, questo Selvaggio West può intimidire…ecco perché ora vi riporteremo qualche interessante e recente esempio che potrebbe anche ispirarvi e, magari, farvi venire voglia di provare qualcosa di nuovo nella vostra prossima campagna marketing!
Here we go! E partiamo con un esempio che interpreta il “Mobile Marketing” nel modo più esteso possibile…così incredibilmente limitless che sparisce pure il supporto mobile…
1. Renault’s Phone-Less Facebook Checkin
Sicuramente molti di voi hanno l’app di Facebook nel proprio prezioso Smartphone, non è così? Ma perché limitare se stessi quando si può fare a meno del telefono?! E’ esattamente quello che ha pensato Renault in occasione dell’AutoRAI 2001, lo scorso aprile, ad Amsterdam. Siete lì, felici e beati che gironzolate per una delle più grandi fiere di motori a livello europeo e…cosa accade? Vi siete dimenticati il vostro Smartphone in macchina; si è scaricata la batteria; ve l’hanno rubato (ma anche no)…panico! Come condividere la vostra esperienza offline con i vostri amichetti online?
Renault ci ha pensato ed ha, infatti, creato un’innovativa esperienza in tempo reale di social-sharing. Durante il Motor Show, la famosa azienda automobilistica francese ha distribuito delle tessere abilitate RFID grazie alle quali gli ospiti dello stand potevano fare il check in su Facebook da apposite postazioni dedicate, posizionate vicino alle auto. Ma è più semplice da vedere che spiegare! Guardate questo video:
Innovazione: realizzare che i checkins Facebook non richiedono uno smartphone o un PC.
2. Diesel’s Facebook-Enabled QR Codes
Diesel fa qualcosa di simile nei suoi flagship store di Madrid ma invece di offrire una postazione d’accesso a Facebook, piazza all’interno dei propri stores, vicino ai prodotti, svariati QR Codes attraverso i quali i clienti possono accedere a Facebook e spargere i loro preziosissimi “Like”…e se concedi il tuo “Mi piace”, ottieni uno sconto! Bello! La giusta ricompensa, secondo Diesel e anche secondo me, per promuovere uno specifico prodotto presso i tuoi contatti Facebook. Una strategia basata su tre elementi chiave:
- la tecnologia QR Code (nice to have but not necessary); • un sistema di incentivazione (coupons, sconti, ecc.) che offra agli utenti una valida ragione per concedere il loro “Like”;
- un supporto mobile che può essere sostituito, come nel caso di Renault, da postazioni d’accesso Facebook instore…in questo caso ragazzi,
- la tecnologia QR Code diventa pure superflua.
Sono questi gli ingredienti che Diesel ha scelto per incentivare il Word Of Mouth, potente alleato di ogni brand, dei proprio prodotti! Assolutamente e facilmente replicabile.
Innovazione: Puntare i QR codes ai “Likes” Facebook.
3. Macy’s QR Code Explanations on YouTube
Quando Macy’s, una grossa catena americana di fashion and affordable luxury stores, ha lanciato a febbraio la sua campagna realizzata con tecnologia QR Code, non ha affatto dato per scontato che tutti i suoi clienti fossero tech-savvy o piccoli geek in erba già in grado di saper utilizzare la tecnologia QR Code. Così che ha fatto la nostra volpe!? Molto saggiamente ha diffuso un video su YouTube e sui media tradizionali dove presenta la campagna e spiega ai profani come utilizzare il QR Code per ottenere i contenuti oggetto della campagna.
http://www.youtube.com/watch?v=ZMYIrQ3Wy80
Ma Macy’s ha fatto di più e, dato che non tutti hanno uno smartphone (circa il 70% degli americani), ha reso disponibile i contenuti anche a chi possiede un semplice cellulare. Basta, infatti, inviare un SMS per accedere a questi contenuti.
Innovazione: Riconoscere che non tutti i vostri clienti e potenziali clienti sono tech- friendly.
4. Starbucks Mobile Payments
Ho sentito qualche giorno fa alla tv che ora in Italia si può pagare il caffè ed il giornale con il telefono. Figata! Peccato che in America ovviamente lo fanno già (forse sono un po’ ingiusta)! Anyway, è il caso di Starbucks che non si è accontenta di creare una mobile campaign solo per il gusto di farla o perché è di moda di questi tempi. Certo i possessori di Smartphone sono sempre molto felici ed eccitati come bambini (me compresa) all’idea di poter utilizzare il loro mefistofelico gioiellino in un nuovo modo. Ma, a Gennaio, Starbucks ha offerto ai propri clienti qualcosa di davvero speciale e soprattutto utile, una app (la Starbucks Card Mobile app precisamente) che permette ai clienti di comprare comodamente il caffè dall’iPhone (o Blackberry o…ecc.). Molto più veloce e pratico, certo! Quindi, ci piace.
A marzo, Starbucks ha dichiarato che la campagna si è rivelata un successo. Qualcosa come 3 milioni di persone ha pagato usando l’app messa a disposizione.
Innovazione: fornire utilità, non solo novità fine a se stessa.
5. Coldwell Banker’s “Branded Video” Ad
Lo scorso maggio, Realtor Coldwell Banker ha promosso la sua app per iPad con un nuovo Google ad format chiamato “Branded Video” cioè un ad video cliccabile.
Qualcosa di più di un semplice video…appare come un banner ma invece di lanciare semplicemente un video, gli utenti hanno la possibilità di cliccare e vedere di più.
La campagna ha registrato tassi d’interazione superiori al 7%, decisamente più alto del classico 0,01% click-through rate per banner.
Innovatione: l’utilizzo di un innovativo ad format.
Questo elenco non mi soddisfa del tutto, vorrei parlarvi ancora un po’ delle potenzialità del Marketing Mobile…che più di qualcuno ormai chiama “Marketing di Prossimità”. Quindi, amici miei, ecco altri due casi di utilizzo intelligente di questi nuovi strumenti a nostra disposizione!
Extra – 6. Taco Bell Using QR Codes for MTV Content Tie-In
Ritorniamo ai QR Code. Leggo su mediapost.com che Taco Bell, una catena di fast food americana che fa parte del gruppo Yum!, in collaborazione con Scanbuy, ha recentemente deciso di promuovere la propria sponsorship agli MTV’s VMA Awards posizionando QR Code sui propri packaging, dando così l’opportunità ai propri clienti di sbloccare speciali contenuti. L’elemento che stimola l’engagement è sicuramente l’idea di l’esclusività ispirata dal claim “unlock the box”. Infatti, coloro che scansioneranno con il proprio smartphone il QR Code con l’apposito QR Code Reader, come ad esempio ScanLife (per chi non avesse uno smartphone può semplicemente fare una foto e mandare il QR Code via MMS a Taco Bell), verranno catapultati in un sito web dedicato dove potranno accedere ad esclusivi video e godere di speciali contenuti, selezionati da MTV e rigorosamente aggiornati con scadenza settimanale. Per chi è interessato, accedere a questi contenuti è molto semplice grazie a chiare ed efficaci call to action.
Taco Bell sta promuovendo l’iniziativa sulla propria homepage dove spiega come utilizzare i QR Code, come fare se non si ha uno smartphone e molto altro.
David Javitch, Vice Presidente Marketing di Scanbuy, dichiara: “We have seen a 5 percent incremental lift by adding this option, and overall, we are well into six-figure scans in about 10 days time.”.
Innovazione: utilizzare il packaging per comunicare in maniera molto semplice qualcosa di più.
Extra – 7. Mc Donald’s Pick n Play Campaign
Spostiamoci in Svezia! Vi voglio parlare dell’originale iniziativa incredibilmente interattiva di McDonald per stimolare l’engagement dei propri consumatori! Cosa si sono inventati!? Un gioco, Pick n Play! Come funziona? Davvero molto semplice (nessuna app da scaricare), il telefono rileva la tua posizione e si partecipa al gioco tramite un indirizzo web. Gli utenti giocano controllando, attraverso il proprio smartphone, un enorme cartellone pubblicitario e trasfromandolo in gioco personale….ehmm, come? Guardatevi questo video
Completando il gioco in 30 secondi si vincono svariati buoni per il McDonald’s.
Per la serie “engage your customers wherever they are”, questa iniziativa è un magnifico esempio (seppure un po’ complesso da replicare in piccole realtà) di come si possano integrare in maniera divertente ed originale elementi ad alto tasso di coinvolgimento come:
- il gioco…cosa c’è di più stimolante di una sfida, perlopiù pubblica, con premio finale?
- l’utilizzo del supporto mobile..partecipare al gioco è facilissimo!
- la ricompensa (si offre valore reale e tangibile)
- l’idea di esperienza, di evento straordinario che crea inevitabilmente un buzz spaventoso attorno all’iniziativa!
Secondo lo studio annuale di Forrester Research sui trends della tecnologia mobile per il 2011 (uscito ad inizio anno) il marketing mobile supererà il primo miliardo di dollari in questo 2011…questa è una bella notizia. Inoltre, quest’anno esploderà l’interazione mobile con l’ambiente circostante grazie alle tecnologie NFC (che arriveranno su Android e iPhone 5) e ai QR code. Per ora i casi qui sopra citati confermano le previsioni di Forrester. Inoltre, pare che grazie alla riduzione dei costi di produzione, delle sempre più numerose offerte da parte degli operatori telefonici, gli smartphone saranno sempre più venduti. Questo significa un bacino d’utenza in continua espansione…grazie anche all’estrema semplicità d’utilizzo di questi device.
Tra tecnologie LTE (Long Term Evolution, o anche Super 3G), NFC (Near Field Communication) e mobile AR (mobile Augmented Reality), tra QR Code, Web Apps e casual games…direi che ne abbiamo di nuovo materiale su cui lavorare! Non credete?
Io non vedo l’ora e dico sì al mobile payment! Voglio il mobile payment! Alla prossima 😉