La DEM (Direct E-mail Marketing) è, a mio avviso, ancora uno degli strumenti più importanti nel marketing turistico, mirata a sollecitare quella sorta di “humus” sacro di clienti fidelizzati che è il nostro data-base di indirizzi. Essi possono essere raccolti in house (ovvero chiesti direttamente al cliente, nel mio caso nell’hotel dove lavoro) o registrati volontariamente via web sul sito ufficiale della struttura.
Avere degli strumenti pratici, che generano contenuti per tutti i device, graficamente accattivanti e soprattutto social-condivisibili è una condizione importante per ottimizzare al meglio questo tipo di comunicazione e di conseguenza il ritorno economico.
La mia esperienza mi porta a valorizzare un sistema di spedizione mail che ha sensibilmente aumentato l’attività dei subscriber del mio data base (sia in termini di azioni di ritorno, ovvero prenotazioni in hotel nel mio caso, sia nella attività di click ai link proposti o della condivisione social). Parallelamente mi ha permesso di conoscere bene, in maniera chiara ed efficace, chi segue l’attività dell’azienda, chi invece è un utente inattivo e inerte alle mie offerte (e quindi ottimizzare anche in questo senso le campagne).
Si tratta di Mail-Chimp, che ho agganciato al sito della mia azienda con il classico form da compilare per iscriversi alle newsletter.
Andiamo per ordine e vediamo quali sono gli strumenti che mi hanno aiutato a conoscere gli utenti (e le loro azioni).
Mail Chimp ha una scheda per ogni subscriber, nella quale raccoglie tutte le informazioni dell’utente collegato alla mail registrata (ad esempio una foto da un social network o il gravatar). Posso in pratica vedere in faccia chi è! In alto a sinistra c’è il rating, misurato in “stelline” (è il livello di engagement dell’utente, misurato in base ai click ai link del testo della mail, il numero delle aperture della mail, la condivisione sociale nei suoi network dei link da me proposti).
Ciò ha molti vantaggi, ma due sono i principali: si può fare benissimo attività di pulizia di indirizzi ai quali noi non interessiamo per nulla, con altissima frequenza di rimbalzo (ricordo che Mail-Chimp è gratis fino a 2000 subscribers, e abolire gli indirizzi attivi ma insensibili alle campagne dell’azienda è quindi ancora più importante) ma soprattutto posso segmentare le mie offerte differenziandole in base a chi mi “ama” o chi devo “sedurre” in maniera più convincente.
Presto farò una campagna solo per i miei “evangelisti” ai quali non disdegnerò di chiedere una recensione su TripAdvisor, un like su Facebook oppure un re-tweet.
Un’altra funzionalità secondo me molto utile è l’elenco della subscriber activity: so anche l’orario di quando visitano le mie pagine!
Per conoscere l’attività dei miei subscriber utilizzo spesso anche il click-panel. Dopo ogni campagna, Mail-Chimp mi dà una mappatura dei link che io ho inserito nel mio template (ce ne sono più di 400 modificabili e personalizzabili tutti con drag and drop, in maniera strafacile) che esprime una percentuale: so immediatamente quali sono stati più cliccati e direttamente da qui CHI ha cliccato cosa, ovvero l’elenco degli utenti e poi di ognuno il loro registro di attività.
Concludo menzionando la grande sociabilità di Mail-Chimp: genera automaticamente nella dimensione desiderata di un QR-Code per ogni campagna spedita! La possibilità di twittarla immediatamente e naturalmente di condividerla su Facebook e Delicious etc…
Il tutto con ironia, chiarezza, facilità. E, fino a 2000 subscriber (invii illimitati), pure gratuita!