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MailChimp Snap: quando, come e perché l’e-mail marketing diventa mobile

Già da un po’ MailChimp ha dato la possibilità a coloro che utilizzano il proprio sistema di creare invii da mobile. L’app si chiama MailChimp Snap ed è attiva già da un paio d’anni, su IOS e Android.

È inutile sottolineare i motivi per cui MailChimp ha fornito questa versione del proprio sistema: la fruizione da dispositivo mobile è da tempo largamente più diffusa rispetto alla scrivania. È quindi fisiologico che anche l’e-mail marketing si sposti lungo questo asse (sia riguardo l’invio che la ricezione, per intercettare sempre più persone. Siamo sempre più abituati a ricevere e-mail dal telefonino, e ci sono occasioni perfette per inviare DEM, appunto, dallo stesso dispositivo.

Un accenno a qualche dato: negli USA nel 2015 il 51% dell’utilizzo di Internet proviene da mobile, il 42% da Dekstop/Laptop (dati eMarketer).

 

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L’anatomia di una Snap Mail

Naturalmente il mezzo e gli elaborati differiscono: strutturalmente e semanticamente.
Mailchimp Snap ha una struttura semplice, pochi template a disposizione. Permette però di mandare un’autentica DEM alle liste e ai destinatari che abbiamo solidamente costruito attraverso il contenuti del mailer ufficiale. È infatti necessario il collegamento dell’app al tuo account ufficiale Mailchimp, quello da cui spedisci le DEM più classiche.

L’immagine

Tutto ruota attorno ad una splendida immagine che sarà la protagonista (e la responsabile, insieme a testo e call to action) dell’efficienza dell’invio. Puoi caricarla dal rullino, scattarla al momento o prenderla dal tuo profilo Instagram.

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Il logo

È possibile sistemare il logo aziendale come header della mail, caricandolo nella fase di costruzione della Snap Mail.

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Il titolo

Nella spedizione di DEM da mobile, è fondamentale il titolo. Ciò che invii deve essere chiaro fin da subito e catturare l’attenzione di chi ti legge.

Il testo

Stessa cosa per quanto riguarda il testo: breve, chiaro, semplice. Spiegherai il motivo dell’invio, l’oggetto, e cercherai empaticamente di connetterti tramite le parole con il tuo ricevente.

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La call to action

In dotazione c’è un bottone personalizzabile bello evidente che invita all’azione e rimanda a un link specifico.

Il piè di pagina

Come ogni vera DEM che si rispetti, MailChimp Snap ha il footer con i dati della tua azienda, il link per disiscriverti dalla newsletter obbligatorio per legge e, se stai usando la versione free del sistema (fino a 2.000 iscritti nel database e 12mila invii mensili) il logo di MailChimp.

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Un’autentica DEM in un paio di click: ma funziona solo dentro una strategia specifica

Riflettiamo: quando e come ricorrere ad una DEM Snap?

Il lavoro di e-mail marketing è, per me, un pilastro per quel che riguarda una strategia completa di marketing digitale per un’azienda. L’utilizzo di questo strumento, con una forte identità specifica, è assolutamente da contestualizzare in una panoramica più ampia e multisfaccettata.

A mio avviso, quindi, Mail Snap dovrebbe essere utilizzata in occasioni determinate. Ho provato a immaginarne un paio dove la protagonista è l’immediatezza, la necessità di mandare un contenuto unico e specifico che arrivi esattamente nelle mani (e nel dispositivo) di chi deve arrivare.

– Durante un evento:

Immaginiamo un pacchetto turistico per un evento presso un hotel. Se ci sono ancora posti da dover vendere, una Snap Mail con una bella foto ad evento avviato, con un “prenota” bello visibile e uno sconto “last minute” ci sta proprio bene.

– Per vendere un prodotto (condizioni speciali):

Immaginiamo una bella foto da spedire in Snap Mail durante l’utilizzo, ad esempio, da parte di un vip, di una borsa, di un bracciale, o un abito indossato durante un importante evento mondano.
Insomma, abbiamo per le mani ottimo materiale che potrebbe “smuovere” molti acquisti dal nostro e-commerce (inoltre potrebbe essere una notizia che vale la pena comunque diffondere).
In questo caso la Snap Mail è davvero indicata: veloce, pratica, coinvolgente (grazie alla nostra immagine e al nostro copy entusiasmante) e con una call to action davvero invitante (“compra SOLO ora con il 20% di sconto”).

Vedo bene la Snap Mail anche per operazioni di re-targeting: se in una DEM dieci utenti mi hanno scaricato la brochure con i trattamenti dell’area benessere del mio hotel (dati visibili ad esempio nel click panel di Mailchimp), una Snap Mail con immagine della SPA e uno sconto speciale può avere un alto tasso di conversione, visto che le persone a cui ho scritto hanno già dimostrato interesse per questo ambito della mia proposta.

Insomma, ci sono casi e momenti in cui una Snap Mail può davvero fare la differenza, ma deve essere naturalmente frutto di una strategia più ampia, in supporto (e non in sostituzione) di operazioni di e-mail marketing più canoniche.

Conclusioni

Tracciamo qualche conclusione: ecco i vantaggi che secondo me rendono la Snap Mail strumento efficace e prezioso:

  • La Snap Mail, per me, è perfetta per catturare la “golosità del momento” ma va inserita in un contesto strategico forte e strutturato: spesso dovrà, infatti, traghettare traffico utente verso landing page specifiche, guidare diligentemente verso acquisti e vendite on-line, per cui bisogna essere preparati a dovere.
  • Un altro grandissimo vantaggio è quello di aver a disposizione un mezzo veloce e immediato supportato dalle liste e la strutturazione dei data base che contraddistingue i mailer professionali come MailChimp.
  • Una profilazione chirurgica degli invii di una Sanp Mail ha alte possibilità, come già detto, di “colpire” proprio dove deve.

Una Snap Mail non sostituisce una DEM vera e propria, ma supporta con opzioni ulteriori e alternative una campagna con obiettivo strategico ben chiaro. Il tutto a sua volta in un contesto ampio e coordinato di marketing digitale a 360°.

E voi? Che esperienze avete con la Sanp Mail?

 
 
AUTORE

Lara Badioli

Comunicazione digitale e storia dell’arte. Il mondo dell’accoglienza turistica e un pizzico di programmazione neurolinguistica. Frulla tutto, aggiungici una spruzzatina di storie da raccontare e una macchina fotografica vecchio stile. Sono sempre più convinta che accanto alla magica (e meravigliosa!) crescita della digitalizzazione delle informazioni serva un ritorno alla capacità di comunicare valore attraverso il cuore e i sentimenti.
 
 

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