HomeBlogEmail MarketingLe marketing automation nella propria strategia digitale

Le marketing automation nella propria strategia digitale

Ultimamente si parla molto di marketing automation. Non solo perché possono alleggerire il lavoro, delegando al sistema azioni di marketing ripetitive che richiedono tempo, ma anche perché aprono le porte a una maggior personalizzazione e a un più alto ritorno sugli investimenti.

Secondo Forrester, società americana di ricerche di mercato, infatti è un trend in crescita, in quanto al momento pare che i marketer siano ancora a uno stadio acerbo di utilizzo.




C’è qualcosa che frena l’avanzata delle Marketing Automation?

C’è ancora insicurezza. Le aziende non sono sicure su come sfruttare al meglio lo strumento, quali investimenti richiede e quali tool potrebbero essere più efficaci per le loro necessità.
La buona notizia è che con una strategia smart e chiari obiettivi impostati si può dare un senso alla marketing automation.

Piccolo riassunto: cosa intendiamo per Marketing Automation

La Marketing Automation si fonda su software e tecnologie che aiutano i team di marketing a eseguire in modo più efficace le attività su vari canali:

  • Aiuta ad automatizzare le attività ripetitive
  • Aumenta le possibilità di personalizzazione
  • Consente ai team di scalare in modo efficiente le loro tattiche di marketing

Dai processi di marketing alle campagne con molteplici obiettivi, la marketing automation accoppia tecnologia e automazione per una maggiore efficienza complessiva.
Quando le automazioni vengono implementate nel modo giusto, il team ha più tempo per altri task che “richiedono più testa”, riducendo così eventuali errori.

Un esempio comune di marketing automation coinvolge l’email marketing, in cui le automazioni permettono di scalare la personalizzazione dei contenuti inviati.
A livello di base, la personalizzazione consente ai marketer di includere il nome di un utente in modo che ogni e-mail sia su misura. Ma a un livello più profondo, aiuta a ottenere profili dettagliati degli utenti in modo da offrire messaggi email mirati e pertinenti che parlino di interessi, gusti e acquisti passati (ad esempio, si pensi ai consigli sui prodotti).

Quindi, perché considerare le Marketing Automation?

Il 63% delle aziende si aspettano dei benefici dalle marketing automation entro 6 mesi dall’implementazione, mentre quasi il 70% dei marketer indica la più precisa targetizzazione come il miglior beneficio.

Secondo imprenditori, executive e marketer i maggiori benefici delle marketing automation sono:

  • risparmio di tempo (30%)
  • lead generation (22%)
  • aumento delle entrate (17%)
  • customer retention (11%)

Costruire una buona strategia di marketing automation

Possiamo considerare tre step importanti:

  1. Ricostruire il customer journey del cliente
  2. Impostare gli obiettivi
  3. Misurare e ottimizzare

Ricostruire il percorso d’acquisto del cliente

Esistono molte tipologie di automazioni, quindi può essere difficile orientarsi tra le alternative.

Qualcuno trova utile ragionare in ordine temporale, quindi divide le automation in base alla domanda: “Mi può aiutare prima, durante o dopo l’acquisto del cliente?”

Altri invece preferiscono fare un brainstorming in team per trovare idee su come le automazioni possono aiutare:

  • A educare e interessare nuovi lead
  • Incanalare il processo decisionale di potenziali clienti
  • Ingaggiare, mantenere e migliorare la fedeltà dei clienti

O ancora si può organizzare dei workshop in cui coinvolgere i diversi attori del processo di acquisto, compreso il cliente, per andare a ricostruire il processo di acquisto e focalizzarsi su idee creative che magari non emergerebbero senza stimoli e impulsi esterni all’azienda.

Impostare gli obiettivi

Una volta buttate giù delle idee preliminari che aiuteranno a definire una strategia, si dovrà poi valutare come misurare i progressi e valutare il successo del proprio effort.

È importante definire quindi gli obiettivi per i diversi elementi della strategia e stabilire alcuni parametri di riferimento, per capire se si sta investendo solo nelle forme di automazione più efficaci per la propria attività.

Sempre utile far riferimento alla classificazione degli obiettivi SMART: specifici, misurabili, realizzabili, pertinenti e limitati nel tempo.

Facciamo un esempio: “Aumentare le vendite online del 15% nel quarto trimestre lanciando una campagna di email marketing”.

  • È specifico perché definisci chiaramente ciò che desideri raggiungere entro la fine del quarto trimestre.
  • È misurabile perché c’è una metrica, la vendita online, e c’è una percentuale specificata, il 15%.
  • È raggiungibile? Bisogna chiedersi se si ha i mezzi e le risorse per raggiungerlo.

Nel frattempo, è bene verificare se il proprio obiettivo è allineato con attività, mezzi e strategie ideate e, infine, può semplificare le cose, fissare una scadenza, creando una timeline su cui basarsi per implementare il proprio programma.

Misurare e ottimizzare

Raccolto qualche dato, il passo successivo è ottimizzare, infatti, dati raccolti a riguardo indicano che la mappatura dell’esperienza del cliente più l’uso di contenuti personalizzati/dinamici rappresentano una tattica efficace per ottimizzare la marketing automation.

Come puoi ottimizzare quindi?

  1. Valuta regolarmente le prestazioni dei tuoi strumenti di automazione del marketing.
    Per assicurare un monitoraggio costante delle prestazioni, bisogna programmare delle valutazioni periodiche e controlli almeno mensili per studiare i risultati.
  2. Attenzione alle metriche fuorvianti
    Parliamo delle vanity metrics, numeri come like, follower, commenti sui blog e altre statistiche apparentemente positive possono portare a risultati di marketing distorti. Piuttosto che concentrarti sul numero di “Mi piace” sull’ultimo post, diamo attenzione ai numeri relativi alle vendite, come il tasso di conversione della posta elettronica, i lead generati e i costi di acquisizione dei clienti. Questo aiuterà a mantenere una visione d’insieme di ciò che sta veramente producendo risultati con l’aiuto dell’automation.
  3. Raccogliere il feedback dei clienti
    Una cosa è valutare il lato numerico dell’equazione, un’altra è chiedere ai clienti il loro parere diretto su cosa funziona o meno.
    Questionari e sondaggi regolari possono individuare aree di ottimizzazione sull’effort impiegato.

A nessuno piace sprecare budget su strumenti che non danno risultati.
Possiamo fare in modo che non sia questo il caso: con una strategia ragionata e ottimizzazione continua si può puntare a buoni ritorni sull’investimento, la cosa importante è partire con gli obiettivi giusti.

 
 
AUTORE

Carmine Ciringiò

Il suo alfabeto va da Analytics a ZMOT. Maniaco dell’ordine, usa gli schemi per sopravvivere. Quando non è in giro per il mondo divora pizza, libri e serie tv.
 
 

Vuoi scrivere per noi?

Contattaci per proporre un articolo o segnalarci un contenuto interessante.