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Il caso Goop.com: da newsletter a capsule collection

Goop.com nasce da un’idea di Gwyneth Paltrow, nota attrice statunitense, che qualche anno ha deciso di inviare una semplice newsletter ai suoi fan con i suoi consigli di beauty, moda e lifestyle.

 

Cos’è Goop.com?

 

Siamo nel 2008 e l’attrice statunitense decide di sperimentare un nuovo modo per mettersi in contatto con chi, come lei, è attento all’ambiente ma non vuole rinunciare a prodotti naturali di alta qualità per make up e cura del corpo. E così, dopo le prime newsletter e il successo guadagnato in poco tempo lancia una linea di cosmetici bio, uno shop e una linea viso, il tutto in vendita nel suo sito “Goop”, nomignolo con cui è solita farsi chiamare in famiglia. Si forma così quello che di lì poco diventa il suo piccolo regno: un sito capitanato dalla sua editorial director Elise Loehnen, e un team di altri 12 editor che curano quello che fino a poco tempo fa voleva essere soltanto un blog personale.

Goop, con le sue sezioni, tocca numerosi argomenti di interesse comune e ad oggi conta più di 1 milione di visitatori unici al mese: GO, BE, DO, SEE, MAKE, GET e, da settembre SHOP. Mentre nelle prime sezioni dispensa consigli su viaggi, arte, ricette, abiti e cose interessanti da fare nel mondo, nella neonata “Shop”, lanciata a fine estate, ha deciso di investire tutta su stessa e concedersi la sua nuova linea di abbigliamento chiamata proprio “Goop”.

goop - paltrow

 

La strategia di Goop.com

 

Non un semplice lancio quello di Gwyneth Paltrow bensì un innovativo modo di coinvolgere il proprio pubblico di riferimento: la sua September Edition è stata una mini collezione di quattro pezzi base del guardaroba annunciata proprio in una newsletter. La sua linea di abbigliamento Goop è una capsule collection diversa ogni mese, i cui prodotti esclusivi vengono scelti secondo determinati criteri, annunciati pochi alla volta nella sua newsletter e sono acquistabili in esclusiva solo su goop.it. Selezioni ridotte di capi di abbigliamento di lusso “ready to wear”, così li ha definiti la stessa attrice:

«È molto importante per me produrre dei vestiti nello stesso modo in cui vengono fatti gli abiti dei miei designer preferiti, ovvero in Italia, con tessuti meravigliosi, con un’incredibile attenzione ai dettagli, ma allo stesso tempo offrire capi ad un terzo del prezzo».

Il punto forte di Goop è stato quello di aver sempre prodotto contenuti di alta qualità, preziose collaborazioni con figure di riferimento per i contenuti che andava a proporre e un’ottima strategia. Gwyneth ha saputo seguire i tempi e ascoltare la proprio audience senza voler forzare una richiesta che doveva ancora formarsi. Goop è il sito attento alle esigenze di chi come lei ha fatto del detox e della naturale cura del corpo e della mente, uno stile di vita.

Una best practice nel mondo fashion dell’e-commerce, una modello di business esclusivo e alternativo ai più classici esempi proposti finora e proprio per questo i pezzi della sua collezione accrescono il loro valore e ne aumentano la desiderabilità proprio tra coloro che si sono lasciati contagiare dal suo stile unico e raffinato.

 
 
AUTORE

Elisabetta Pettenuzzo

Creativa fin dalla tenera età di due anni quando presi in mano un pennarello e mi misi a colorare di blu le pareti della mia cameretta. Giocare con le parole e studiare nuove idee è la mia passione. Relazionarmi con le persone è il mio forte, chi mi conosce sa che potrei farmi amico anche un sasso. Sempre pronta ad accogliere nuove sfide e lanciarmi in nuovi progetti. Serendipity è la parola all’ordine del giorno nella mia vita.
 
 

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