HomeBlogEmail MarketingCreare una newsletter di brand partendo da zero: le basi dell’email marketing

Creare una newsletter di brand partendo da zero: le basi dell’email marketing

Nel 2019 le persone che hanno inviato e ricevuto email sono state 3,9 miliardi, mentre è stimato che entro il 2022 dovrebbero raggiungere i 4,3 miliardi, pari alla metà della popolazione mondiale [Report Statista 2020].

Già nel 2019 si parlava di “anno dell’email marketing” ma mai come oggi, nell’era dello smart working e del distanziamento sociale, le email sono diventate uno strumento di importanza fondamentale per comunicare, trasmettere contenuti, inviare documenti, restare in contatto con i propri clienti, fidelizzare, scambiare consigli e creare nuove relazioni. Soprattutto nel mondo del business, rivestono un valore non trascurabile ed entrano a far parte della strategia di marketing delle aziende, grandi o piccole che siano. 

Perché ti serve un piano di email marketing

A differenza dell’advertising su Facebook o su Google, l’email è un mezzo di contatto diretto e quasi intimo con l’utente perché, oltre ad essere personalizzabile e a parlare direttamente al destinatario, raggiunge la sua casella di posta personale richiamando la sua attenzione in modo non invasivo. 

Nonostante i mezzi di comunicazione si stiano moltiplicando a vista d’occhio, l’email marketing resterà sempre uno strumento di riferimento per i brand e la sua popolarità è destinata ad aumentare nel tempo. Basti pensare che, solo nel 2019, sono arrivate a destinazione 293,6 miliardi di email che raddoppieranno nei prossimi cinque anni. Inoltre, il ritorno sull’investimento (ROI) dell’email marketing è molto alto e si aggira, secondo le stime, intorno ai 35€ per ogni euro speso. Infine, già l’81% delle aziende lo utilizza sia per l’acquisizione dei clienti che per la loro fidelizzazione e per attività di loyalty.

Ci sono email ed email: trova le differenze 

Quando si parla di email, bisogna porre l’accento sulle varie tipologie perché non tutte le email sono uguali e perseguono gli stessi obiettivi. A seconda dello scopo che si vuole raggiungere, si può optare per:

  • la DEM – è l’acronimo di direct email marketing e riassume le comunicazioni di natura prettamente commerciale che si focalizzano solitamente su una sola offerta o un solo prodotto.  Sono composte da testo, immagine e call to action, e indirizzano l’utente su una landing page. Possono essere a pagamento e hanno come obiettivo la vendita, la lead generation e la profilazione del database. 
  • il flusso di automation – Sono mail facenti parte di in un flusso automatizzato che si attiva ogni qual volta si verifica una certa condizione. L’esempio più comune di email marketing automation sono le email transazionali, legate all’acquisto di un prodotto su un ecommerce. La loro funzione varia a seconda del trigger e del contesto di campagna in cui l’automatizzazione è inserita: possono essere commerciali e orientate alla vendita, o destinate a fidelizzare il cliente e fargli compiere una determinata azione.
  • la newsletter – la newsletter fa parte di una strategia di email marketing continuativa finalizzata a raccontare il brand e a fornire contenuti interessanti all’utente. Si differenzia dalle prime due tipologie perché, in questo caso, è l’utente in prima persona ad iscriversi alla newsletter, esprimendo così il desiderio di “rimanere il contatto” con il brand.

Creare una newsletter di brand: da dove partire 

Decidere di creare una newsletter di brand comporta grandi responsabilità. E no, non stiamo esagerando. Quando l’utente sceglie di iscriversi alla tua newsletter (e ti cede i suoi dati per questo) ti sta dando un’enorme fiducia che non puoi tradire. 

Cosa si aspetta l’utente da te?

  • invio di email con costanza e a cadenza regolare
  • contenuti sempre nuovi e interessanti inerenti al brand e al suo settore di appartenenza
  • promozioni, sconti, anteprime sui tuoi prodotti
  • coinvolgimento e interazione

Prima di iniziare a lavorare ad una newsletter, quindi, devi chiederti se puoi mantenere nel lungo periodo la promessa che tacitamente stai facendo all’utente, producendo e inviando contenuti di qualità e di valore, con costanza, nel tempo. 

Se sei pronto a compiere questo passo, nel prossimo articolo vedremo quali sono i primi step per realizzare una newsletter stimolante, curiosa, di interesse ma soprattutto unica…perché tua. 

Non perderti la prossima uscita. 

 
 
AUTORE

Sofia Cominato

Curiosa, tenace e competitiva. Non ha sogni nel cassetto ma colleziona passioni: la scrittura è la prima fra tutte. Sa essere creativa ma anche pragmatica. Con la testa tra le nuvole ma i piedi sempre ancorati a terra.
 
 

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