Sì, siamo nell’era dei social media, della realtà aumentata e del cloud computing, ma il paradosso è che navigando in rete ci imbattiamo in siti internet con un’organizzazione grafica e scelte cromatiche spesso controproducenti e inefficaci. Chi non ha mai abbandonato una pagina web dopo pochi minuti perché incapace di orientarsi scagli la prima pietra.
Parliamo spesso di storytelling aziendale, politico e personale, ma perché una storia – di qualunque natura – sia efficace bisogna pensare anche a costruire un buon contenitore. Così, a costo d’essere tacciata di anacronismo, voglio fare un passo indietro e ricordarci qualche nozione utile.
Facciamo un salto a metà degli anni 90 quando con Jackob Nielsen si iniziò a parlare di usabilità applicata al web.
Conseguenza degli studi di ergonomia classica e poi cognitiva, con usabilità si intende la realizzazione in questo caso di uno spazio web che garantisca una navigazione efficace (si riferisce all’accuratezza e completezza dei risultati ottenuti), efficiente (riguarda lo scarto tra risorse impiegate e l’accuratezza e completezza dei risultati) e che dia soddisfazione (cioè susciti una sensazione positiva legata alla mancanza di difficoltà nell’uso del sito) all’utente, per ottenere un ritorno nelle visite; variabile imprescindibile soprattutto per i siti di e-commerce.
Nielsen stesso ha elencato una serie di principi fondamentali per l’usabilità e l’accessibilità di pagine web. Fra questi vi è la scelta di colore di sfondo e testo che abbiano un forte contrasto (la miglior combinazione è testo nero su sfondo bianco), la riduzione degli sfondi grafici che interferiscono con il riconoscimento delle parole, la predilezione di una dimensione del testo abbastanza grande da poter essere letta anche da chi porta gli occhiali, l’uso di testi statici. E ancora, l’allineamento del testo a sinistra, la scelta di caratteri a bastone (come Arial e Verdana), l’assenza di maiuscolo perché rallenta la lettura del 10%, la composizione di testi brevi, dato che la lettura su schermo è circa il 25% più lenta di quella su carta.
Oltre a rispettare questi suggerimenti, diventa centrale imparare a scegliere correttamente i colori in funzione dei propri obiettivi. È nota infatti l’importanza delle emozioni solleticate per l’acquisto di prodotti, per questo la “psicologia del colore” studia proprio come elementi visivi possono influenzare determinati atteggiamenti psicologici e le risposte emotive di possibili clienti. Riflettiamo sui colori più utilizzati.
- Il rosso è il primo colore capace di attirare l’attenzione e provocare reazioni emotive di differente natura, tra cui audacia, grinta, urgenza e senso di immediatezza; un colore dinamico che può avere effetti a doppio taglio suscitando una sensazione di pericolo. Stanca gli occhi velocemente e procura insonnia. Per tutti questi motivi non è consigliabile in siti di attività medico-sanitarie o dove vi è un eccesso di contenuto testuale, perché rende la lettura più difficile.
- Il giallo è il colore della gioia e dell’ottimismo. Come il rosso attira facilmente l’attenzione, ma non ha gli stessi effetti negativi; incuriosisce, coinvolge, provoca sensazioni positive, per questo è adatto a siti che hanno un target giovane o dedicati al mondo dell’infanzia.
- L’arancione è dinamico, vivace e accogliente; suscita la forza e lo slancio del rosso, l’allegria e la vitalità del giallo. Buono per attirare attenzione e perfetto per i progetti che devono esprimere estro e creatività o sempre per i siti dedicati all’infanzia.
- Il blu è un colore serio e formale, ma rilassante e positivo. Ispira benessere, riflessione, fiducia e un senso di confort; è il colore della razionalità, della calma e, secondo studi di marketing, sembra diminuire tensione e stress. Procura un atteggiamento mentale più costruttivo e meno polemico, divenendo così adatto (e già molto usato) per i siti di politica, per attività medico-sanitarie, finanziarie e nel settore immobiliare.
- Per ultimo il verde, distensivo e riposante alla pari del blu. Produce sensazioni piacevoli, rassicuranti e ispira fiducia; è il colore della natura, particolarmente adatto per siti dedicati al benessere psicofisico.