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Quando la perfezione sta nei pixel

Il consumatore di oggi sta diventando vanitoso. Almeno così sembra se andiamo ad analizzare cosa sta accadendo nel web negli ultimi tempi: infatti sembra essere di moda la “chirurgia estetica” delle foto. Così, rimuovere una ruga sotto gli occhi usando un filtro che cambia il singolo pixel della foto sembra essere diventata una professione alquanto redditizia.
I fotografi professionisti infatti stanno sfruttando con furbizia e software sofisticati i nuovi desideri dei consumatori. Esistono infatti numerosi siti in cui è possibile trovare servizi di “ritocco professionale”. Dai 20 ai 200 dollari, ognuno può ottenere ventre piatto, pelle più liscia o denti più bianchi…almeno in un’immagine! In più, un’ampia gamma di programmi è scaricabile per i computer di casa per le esigenze di base.
Che il mercato sia dominato ormai dalla vanità non è ancora stato dimostrato, sta di fatto però che esistono molteplici siti che offrono servizi specializzati per risolvere questi problemi, come ad esempio il ritocco di vecchie foto, in cui è possibile eliminare i segni del tempo o semplicemente bilanciarne i colori. Emy Craciunescu, fondatrice di Phojoe.com, afferma che il 50% del suo lavoro si svolge nell’alterazione delle foto delle persone per mostrare la propria imagine nel tempo. C’è da dire però che a volte questi lavori possono anche risultare utili, come ad esempio nel caso delle persone scomparse, o delle foto segnaletiche…
Un altro esempio di questo proliferare di siti di foto ritocco è Touch of Glamour, specializzato in “glamorizzazione”, un processo che include effetti quali la pulizia della pelle o addirittura dei veri e propri ritocchi su labbra, occhi, denti e pelle. Secondo i titolari del sito, il consumatore può scegliere il fotoritocco da fare in base all’uso che dovrà fare delle foto: foto di famiglia, presentazioni sul web, illustrazioni su riviste, ecc.
Alcune aziende, invece, stanno cercando di automatizzare il processo. Tra queste c’è Anthropics Technology, che costruisce un software chiamato Portrait Professional (al prezzo di 39dollari e95) che permette all’utente di utilizzare circa 80 modi per aumentare la propria bellezza grazie ad algoritmi che cambiano automaticamente i propri connotati!
È incredibile come questa moda sia in continua espansione: ad esempio, recentemente il sito FixUpPix.com ha ricevuto la richiesta di alterare la foto scattata da una telecamera di sorveglianza che ritraeva una persona intenta a rubare una bicicletta!
Al di là delle questioni etiche, che comunque richiederebbero un dibattito in questo senso, mi domando come tutto ciò possa essere diventato un business da sfruttare. È forse il lato oscuro della tecnologia, quello di cambiare la percezione delle persone e anche di sé stessi? Quali rischi si possono correre, sia da un punto di vista del consumatore, sia da un punto di vista delle aziende che operano nella rete, a causa di questo tipo di tendenze che portano ad un’eccessiva “falsificazione” della realtà?
Filippo Minelli per marketingarena
credits per l’immagine: : www.mindwhatyouwear.com
 
 
 
 

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