Un nuovo modello di economia del territorio: così la rassegna stampa estera e italiana ha “battezzato” #mymontefalco2015. Una forte contaminazione tra arte rinascimentale, vino, simboli e (finalmente!) i social media, che ha qualcosa di fresco da raccontare.
Una piccola introduzione: #caprai4love e #mymontefalco2015
La comunità di Montefalco ha intuito senso in appartenenza in una lettera di Benozzo Gozzoli (in cui rifiutava di andare a Firenze a dipingere perché doveva finire alcuni affreschi a Montefalco) con #caprai4love, e la riporta a casa (era a Roma, stava per essere battuta all’asta); poi vuole il ritorno della pala d’altare, la Madonna della Cintola, di Benozzo Gozzoli, ceduta 167 anni fa al Vaticano per ringraziarlo del riconoscimento di città conferito a Montefalco (#mymontefalco2015).
La comunità e il Consorzio Tutela Vini di Montefalco riescono a finanziarne il restauro (60mila euro) e a portarla nel museo di San Francesco a Montefalco per una mostra dal 18 luglio al 31 dicembre 2015. La bellezza autoctona esplode nel museo.
Marketing del territorio: nuove prospettive
Durante l’evento, la presentazione della pala, si sono approfonditi svariati argomenti, profondi e attualissimi: ad esempio Ermete Realacci, presidente di Symbola, ricorda la figura di San Bernardino e la sua concezione del lavoro di imprenditore.
Per lui la proprietà imprenditoriale non appartiene all’uomo”, quanto piuttosto “fosse per l’uomo” come uno strumento per ottenere un miglioramento di tutta la società. Il territorio dona e il territorio deve ricevere, in un’ottica di elevazione di tutta la comunità verso l’arte e la bellezza.
Quale legame più forte col territorio di quello del vino? E’ per questo che la cantina Arnaldo Caprai, insieme al Consorzio Tutela Vini Montefalco, tira le file del progetto.
Il “social” senso
Abbiamo parlato di bellezza, arte, economia, vino e territorio; ma qual è la parte “social” che più ci interessa?
Alessio Carciofi consulente e formatore di digital marketing, che ha curato una parte del progetto, ha da sempre intuito l’importanza dei simboli e il loro valore immateriale.
Cosa significa “comunicare” per te oggi?
Oggi il significato della comunicazione ha una portata “social+e” : perché la bellezza viaggia tra le persone e per le persone. Abbiamo l’obbligo morale di diffondere valori culturali e spirituali al fine di caricare di senso un prodotto o un servizio.
E le aziende? Come si comunicano nell’era 3.0?
Meno referenzialità e sviluppo del bene collettivo. Marco Caprai, ha compreso da tempo questo approccio e io devo solo ringraziarlo pubblicamente per essere vicino alle sue idee.
Come evolve ora #Montefalco2015?
L’ultima idea “social” in merito di bellezza che lanceremo è questa: #MYSAGRANTINO25. È un progetto sempre proiettato verso la valorizzazione del “buono” e del “bello”. Daremo la possibilità agli utenti di “scrivere in 140 caratteri” che cosa è per loro la bellezza. Sceglieremo poi le frasi più belle che saranno impresse sui tappi del vino “Sagrantino 25 anni” di Arnaldo Caprai.
In questo modo davvero i social saranno invasi di bellezza….
Certo! Oggi più che mai i brand devono lanciare messaggi positivi e diffondere amore, cultura, e bellezza, ingredienti che “mettiamo” nel vino tutti i giorni!
I tools della social comunicazione di #Mymontefalco2015
Il suo lavoro sulla comunicazione social di #mymontefalco2015 si può riassumere con queste caratteristiche:
- L’individuazione di due ambassador di “senso”, con attenzione ai numeri ma anche al tono e la leggerezza dell’ironia (all’evento #mymontefalco2015 c’era @lddio e @StefanoGuerrera di “Se i quadri potessero parlare”).
- La bellezza si racconta con la bellezza. Due Instagramers dall’occhio profondamente sensibile al “bello” e all’emotivo sono stati arruolati nell’esperienza #mymontefalco2015 (Paolo Balsamo e David Pinto).
- La forza degli hashtag e dell’individuazione della loro funzione. Ogni comunicazione riguardo il ritorno della pala aveva ben scandito gli hashtag di riferimento #mymontefalco2015 e #benozzoamontefalco.
- Il live twitting dettagliato durante l’evento dagli account ufficiali della cantina Caprai, perché anche la parte istituzionale può essere raccontata in maniera avvincente su twitter, soprattutto se le capacità oratorie di un personaggio come Antonio Paolucci, direttore dei musei vaticani, infonde energia ed entusiasmo, e lo riascolteresti mille volte.
- Nuove prospettive! Il volo sulla mongolfiera finale, a cui hanno partecipato gli influencer, ha permesso una visuale insolita del territorio umbro, concedendo materiale mediatico di qualità e originalità. Una prospettiva indimenticabile che “spicca” tra il chiasso dei contenuti della nostra quotidiana timeline.
- La valorizzazione di uno “storify” immediato, dettagliato e narrato come una fiaba.
Per raccogliere in un unico contenitore l’esperienza narrativa, social e quella legata alla rassegna stampa nazionale e internazionale. Una sorta di “organizzazione del ricordo” che arriva a tutti i personaggi di una storia, mantenendo vive le emozioni e le relazioni.
Non so voi, ma quando i social sono al servizio del territorio e della bellezza, amo ancora di più questo fantastico ed eclettico mondo digitale!